Risulta difficile parlare di calcio.

La Fiorentina sta provando a cambiare fisionomia, sebbene il nuovo allenatore non sembra essere stato troppo attento alla Serie A fino a oggi, viste le scelte effettuate.

Riproporre Simeone titolare e Chiesa fluidificante non è sembrata una grande idea. Certo, il tempo al nuovo Montella non mancherà, vista l’inutilità delle prossime partite.

Due parole però andrebbero spese sulla foto che ritrae lo stesso Montella con Corvino.

Lo scatto tradisce insicurezze in entrambi, certi di non essersi vicendevolmente scelti.

La sensazione è che si stia parlando di due professionisti sportivamente disperati, per motivi diversi.

Montella lavora molto bene a Firenze ma il modo in cui viene esonerato è terribile, lasciando dietro di sé una sensazione di ambiguità.

E dopo contribuisce alla quasi retrocessione della Sampdoria, alla distruzione del Milan ed infine al disastro di Siviglia.

In pratica, se solo 4 anni fa aveva mercato e credibilità, adesso nessuno gli offrirebbe una panchina di medio livello.

Più o meno lo stesso si potrebbe dire di Corvino. Dopo aver lasciato una Fiorentina per 3 volte fuori dalle coppe, con uno 0-5 casalingo e in lotta per la salvezza, va al Bologna per prendere un Rizzo e un Gastaldello qualsiasi ed elargire loro quasi due milioni di euro netti.

Dopo aver riguadagnato la Serie A con una serie di eventi fortunosi, viene allontanato poco dopo per aver creato una rosa immonda, con gli improperi della nuova proprietà felsinea.

Dove potevano trovare da lavorare due individui così?

Quale dirigente sportivo italiano poteva venire in una società sportiva italiana a ricoprire un incarico non sportivo ma meramente economico?

Quale allenatore italiano poteva venire in una società sportiva italiana a ricoprire un incarico con obiettivi impossibili e senza alcuna prospettiva ma con l’obbligo di raccontare tutto il contrario?

Come vi dicevo: solo due professionisti sportivamente disperati, per l’appunto.

Ringraziando per l’ennesima volta la curva Fiesole che tenta di fare qualcosa, di dare un segnale civile ad una popolazione oramai più disperata dei due professionisti di cui sopra, cordialmente vi saluto.

Dario Del Gobbo

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