Mister Stefano Pioli

La Fiorentina è quasi matematicamente decima a 8 giornate dalla fine, visto che è distante quaranta punti dalla nona e in vantaggio di una trentina sull’undicesima (o giù di lì).

Rendiamoci conto che siamo ad aprile e sono state vinte solamente 8 partite in campionato: Chievo (2 volte), Udinese, Spal (2 volte), Empoli, Atalanta e Milan. E Atalanta e Milan sono state trovate nel momento peggiore in assoluto di tutto il loro campionato.

Siamo assuefatti alla mediocrità oramai da anni purtroppo, ma a certe “risacche” non penso che mi abituerò mai.

Non mi chiedete di parlare della partita. Non c’è veramente niente da dire se non parlare di un aspetto quantomeno curioso: stavolta non abbiamo visto in campo neanche un giovane.

Evidentemente Pioli riteneva questa una partita troppo importante per rischiare la presenza di un ragazzo e si è rifugiato nei soliti individui che abbiamo visto fino a oggi non sfruttando neppure tutti e tre i cambi, nonostante il turno infrasettimanale. Un comportamento sempre più inspiegabile, direi al limite del masochismo più puro.

Colpevolizzare solo Pioli sarebbe come rifarsela solo col killer senza incriminare il mandante… .

Ma insomma, anche il killer qualche colpa dovrà pur averla, soprattutto se si comporta in questo modo ridicolo sia sul campo che ai microfoni.

La squadra in due anni non ha mostrato niente, se non un po’ di grinta. Siamo “Chiesa-dipendenti” da sempre e questo girone di ritorno, nonostante un (super) Muriel in più sta producendo meno punti del girone d’andata, dove Simeone se non erro aveva segnato solo 4 volte.

Sarebbe quindi cosa buona e giusta mettersi a parlare dei “mandanti” ma mi rendo conto sia perfettamente inutile, perché sono degli ologrammi che fattivamente non esistono.

Almeno una buona notizia c’è: il “progetto” finalmente prende forma ed è chiarissimo.

A livello societario è tutto chiarito.

O si trova un acquirente che paga la somma di tutte le perdite di bilancio dal 2002 ad oggi più un “X” percento per il disturbo (cifra totalmente irrealizzabile) oppure andremo avanti a colpi di pareggio (stavolta di bilancio) alternati a fragorosi utili derivanti da cessioni di qualsiasi tipo.

A livello tecnico invece andranno raccontate delle nuove storielle.

Le colpe saranno date esclusivamente all’allenatore (e già una ricca fetta del solito illuminato tifo viola si è già espresso favorevolmente in merito).

Corvino farà capire che non ha sbagliato niente neanche stavolta, in quanto i bilanci sono a posto e quando è arrivato lui era tutto un disastro.

Farà arrivare un tizio o due di buon livello cedendo i migliori tre in rosa (Milenkovic, Veretout e Chiesa).

Assieme ai due discreti calciatori arriveranno i soliti 6-7 individui sconosciuti di origine slava o uruguayana, almeno cinque dei quali totalizzeranno meno di 3 presenze. Più un paio di inutili prestiti dalle “grandi” in modo da riappacificare i rapporti con gli altri direttori sportivi.

Non mi dite che queste prospettive non vi eccitano. Avanti su, tutti allo stadio domenica prossima all’ora di pranzo: c’è un’imperdibile Fiorentina-Frosinone!

Dario Del Gobbo

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