SAN CASCIANO – Prima l’incontro in auditorium ChiantiBanca, dove si è parlato dell’importanza degli stili di vita e dello sport.

Poi un premio da parte dell’amminstrazione comunale di San Casciano, consegnato dal sindaco Massimiliano Pescini.

Infine una bella nuotata di gruppo, insieme a due grandi campioni nazionali, per i ragazzi. Entusiasti.

Ma andiamo per ordine nel raccontare la bella giornata di sport e gioventù, destinata ai ragazzi delle scuole medie di San Casciano, andata in scena giovedì 21 marzo.

Si chiamava “Sani stili di vita”, organizzata da Anteas, Fnp Cisl, con il patrocinio del Comune di San Casciano e la collaborazione di Aquatica.

Attività fisica, nutrizione, contesto ambientale, benessere mentale e spirituale. Se n’è parlato con due campioni di nuoto: la paralimpica (psicologa) Cecilia Camellini e il sancascianese Filippo Megli.

Presenti anche il sindaco Pescini, il preside dell’Istituto Comprensivo Marco Poli, i rappresentanti delle associazioni organizzative, i loro iscritti. A coordinare il dottor Fabio Norcia, esperto in stili di vita salutari.

Dopo la “classica” timidezza iniziale, i ragazzi hanno iniziato a “bombardare” Cecilia e Filippo di domande.

CECILIA CAMELLINI

“Trovate i vostri interessi oltre la noia – ha detto Cecilia rispondendo alle varie sollecitazioni – che siano lo sport o altro. L’emozione per la prima convocazione a Pechino alle Paralimpiadi del 2008? La convocazione è arrivata tre mesi prima perché avevo fatto dei buoni tempi. Credevo che mi stessero prendendo in giro. Ci ho messo due giorni a metabolizzare: raccontandolo mi sembrava di parlare di un’altra persona”.

“Come ho vissuto le medaglie? Se potessi – ha risposto – le taglierei a pezzetti, perché ogni pezzetto è per tutti coloro che partecipano. Cosa di prova nuotando senza vedere? L’acqua amplifica tutti i sensi. Il corpo pesa un po’ meno, le braccia, le gambe ti fanno sentire esattamente dove vai. Il problema è la linea, ma ci sono le corsie che aiutano e… tanto esercizio. Le prime ad andare avanti sono le mani, gli ultimi i piedi. Se si allenano bene mani e piedi una direzione ce l’hai. Tante parti del corpo possono sostituire gli occhi: io sono abituata dalla nascita”.

“Perché ho smesso? Perché – ha concluso – quando il mestiere di psicologa si è affacciato mi ha fatto domandare a cosa volevo dedicarmi: ho scelto la psicologia perché è il mondo in cui voglio stare. Ho trasformato l’attività agonistica in qualcosa di diverso. È stato un momento difficile e triste, ma ho cominciato un altro capitolo che già all’inizio mi sta dando soddisfazioni”.

FILIPPO MEGLI

Poi Filippo Megli, che ha iniziato dedicando un pensiero a Manuel Bortuzzo: “Un mio amico ridotto sulla sedia a rotelle da due ragazzi che gli hanno sparato alla schiena. Da nuotatore della nazionale si è ritrovato sulla sedia a rotelle. Lo sport insegna confronto e convivenza: chi ha sparato a Manuel, sicuramente, non ha mai fatto sport in modo sano”.

Poi ha risposto a una curiosità, ovvero come viva i lunghi viaggi: “La parte dell’aereo è noiosa, soprattutto per me che sono un metro e 94 ed entrare in quei sedili non è semplice. Fortunatamente la tecnologia ci aiuta a far passare il tempo. E poi è bello perché ci permette di vedere luoghi diversi”.

Non si è sbilanciato alla domanda sulla sua partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020: “Io sono nel progetto, soprattutto per la staffetta 4 per 200. Ma non c’è nulla di certo. Ci sarà da lavorare al massimo, il prossimo anno dovrò fare il tempo per Tokyo. Le basi ci sono, essendo campione italiano e vicino al record italiano: ma non voglio dire altro perché sono anche un po’ scaramantico”.

Infine ha concluso raccontando la sua quotidianità: “Quando mi alleno? Nove volte a settimana in acqua due ore e tre volte alla settimana un’ora e mezzo in palestra. Domenica riposo (per fortuna). E a voi ragazzi vorrei anche dire che lo sport insegna anche a chiedere quando si ha bisogno a chi ci sta vicino. Non rimanete mai con voi stessi: se avete bisogno chiedete”.

La mattinata di è conclusa poi nella maniera più bella, ovvero con una bella nuotata da parte dei ragazzi delle scuole medie insieme ai due campioni.

Alla Piscina del Chianti (dove ogni tanto si allena anche Megli), grazie alla splendida organizzazione da parte di Aquatica.

Matteo Pucci

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