BAGNO A RIPOLI – Per il ventunenne Leonardo Fabbri, nato e cresciuto a Bagno a Ripoli, la passione per l’atletica è di famiglia. Nel suo caso, il lancio del peso.

“La passione per l’atletica mi accompagna fin da quando ero piccolo – inizia a raccontarci questo giovane… gigante – e guardavo mio babbo correre i 100 metri: posso dire che in un campo di atletica ci sono quindi praticamente nato!”.

Così a 6 anni Leonardo inizia a frequentare i centri dell’atletica alla Firenze Marathon a Sorgane, finché “crescendo sono diventato sempre più alto e grosso, e con il fisico che ho non potevo far altro che lanciare” ci spiega ridendo.

Nonostante posso sembrare a prima vista una scelta obbligata, è stato solo l’inizio di una brillante carriera, che ha visto Leonardo conquistare sempre più titoli, e affermarsi a livello nazionale ed internazionale.

Leonardo infatti nella sua breve, ma brillante, carriera ha già partecipato a quattro finali europee di categoria e si è qualificato settimo alle Olimpiadi giovanili nel 2014 in Cina.

La gara più importante? “Sicuramente l’europeo assoluto della scorsa estate a Berlino, è stata una gara di un livello tecnico incredibile”.

E nei giorni scorsi, durante gli assoluti di Ancona, il giovane atleta dell’Aeronautica Militare ha collezionato un’altra vittoria, conquistando il suo undicesimo titolo italiano e battendo il suo record personale, con un lancio di 20,69 metri.

Con questo risultato Leonardo non solo ha migliorato il suo record italiano Under 23, ma ha anche spiccato in tutte le classifiche, salendo all’ottavo posto nelle liste europee dell’anno e al terzo posto delle liste italiane all-time.

Ed i piani per il futuro sono ambiziosi, quanto estremamente vicini: “A breve parteciperò agli Europei indoor di Glasgow con l’obiettivo di confermarmi e rimanere stabile sopra i 20 metri. Poi, per il futuro, devo aggiungere un solo centimetro per potermi qualificare ai campionati mondiali in programma a Doha, in ottobre”.

Ma non è finita qui: “E poi, sicuramente, partecipare alle Olimpiadi della prossima estate!”.

Costanza Masini

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