La partita contro la Spal passerà sicuramente alla storia.

Per la prima volta nel nostro paese il VAR ha annullato una parte della realtà accaduta subito dopo l’episodio dubbio, una parte molto importante considerato il fatto che la Spal aveva segnato, su gentile concessione di Biraghi, Laurini & co..

La coppia di incapaci Mazzoleni al VAR e Pairetto in campo è riuscita comunque ad applicare il protocollo nel modo giusto, nonostante un po’ di ritardo e anche un po’ di sfiga.

Il presidente della Spal non l’ha presa benissimo, posso capirlo. Se uno non sa le regole è anche legittimo che reagisca così, in modo plateale, sparando sciocchezze e seminando odio nei confronti del miglior giovane della Serie A.

Però, essendo un presidente con una squadra e un tifo eccezionale per giunta, spero che verrà severamente punito e magari anche querelato.

Così la prossima volta mi rimane più sereno, che a una certa età è bene evitare le incazzature.

Detto questo c’è da registrare la totale scomparsa di Muriel, tornato nel suo classico rendimento italiano fatto di grandi alti e di lunghi bassi (speriamo solo che gli alti coincidano con i momenti più importanti, come le semifinali di Coppa Italia ad esempio), mentre stiamo altresì recuperando Simeone.

L’argentino inizia a ridare cenni di vita, sta reagendo alla panchina come mi aspettavo. Forse prima sentiva il peso di una titolarità che non meritava minimamente e Pioli, dopo soli 3 mesi, ne ha preso finalmente atto.

Le gioie non sono finiti cari miei.

Dai bassifondi dei peggiori bar di Caracas giungono buone nuove sul futuro della nostra amata ACF Dellavallese, squadra destinata alla permanenza nella élite calcistica italiana a lungo (traduco: rimarremo in Serie A).

La proprietà farà sapere che il sodalizio con Corvino non finirà né ora né mai, in quanto quando il direttore sarà stanco per la prima squadra andrà a riposarsi con la gestione delle giovanili.

In modo che gli svincoli degli “Zaniolo” futuri per favorire gli acquisti dei “Maganjic” futuri diventino un modus operandi classico e non solo una tantum.

Lo stadio anziché grande più o meno quanto l’attuale verrà ripensato ridotto, in modo da poter financo risparmiare ancor qualcosa, risultato che oramai per molti vale molto più di un qualsiasi trofeo.

Verrà ideato un bel centro sportivo giovanile verso Campi Bisenzio, che c’è un bel po’ di spazio.

E infine, ultima ma non ultima, il popolo fiorentino sappia che qui si registra l’ennesima perdita di bilancio, una ventina di milioni.

Eh sì, perché anche il 2018 farà registrare una perdita. Così ho saputo, così vi racconto.

Non mi chiedete come si sia potuta generare tal perdita. Toccherà vendere qualcuno, per ripianarla… .

Dario Del Gobbo

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