Firenze è morta quando ha smesso di fare Firenze.

Da quando ci hanno fatto capire che si vive di fair-play, da quando ci hanno detto che non si dicono più le parolacce, da quando ci hanno inculcato nel capo che si deve vivere obbligatoriamente “politically correct”.

Da quando ci hanno impaurito, facendoci credere che la Fiorentina non sarebbe più esistita, da quando ci hanno detto che non avremo mai più vissuto certe sensazioni, da quando a tutti i livelli in tutti gli ambiti ci sentiamo presi per le palle.

E allora quel poco, quel nulla che ci viene concesso, ci sembra sempre più spesso tanto e non solo ce lo facciamo bastare, ma la testa ci impone anche di dire “grazie”, di dire “anche troppo, dateci ancora meno perché ci meritiamo ancora meno”.

Perché fondamentalmente Firenze è sempre stata una città poco educata ma quantomeno era sincera, viva, magari schiva, zittona. Ma quando ne conoscevi una parte lo sapevi che ci potevi contare.

Oggi no.

La città è migliorata tanto in educazione, ma non viene più rispettata ad alcun livello, neanche i fiorentini riescono più a rispettare loro stessi.

Ed è così che non ci possiamo più neanche permettere di criticare una gestione societaria, in quanto altrimenti altri fiorentini come te, operai, dirigenti, disoccupati come te ti vengono a dire: “Ma proponi tu qualcosa, ma trovalo tu un compratore”, come se noi, nobili mezze seghe del sacrificio potessimo trovare soluzioni per cotanti problemi.

Di conseguenza, fosse vero quell’assioma, non dovremmo neanche contestare un provvedimento politico, una diminuzione salariale, un aumento dell’età pensionabile, un peggioramento della vita per le neo-mamme.

Perché come fanno i nostri poveri politici, trovatela voi se vi riesce una soluzione migliore.

E allora trovatelo voi se vi riesce un centravanti migliore, che magari quando fa gol si toglie la maglia e viene sotto la curva ad esultare. E che non vi dice di stare zitti o che avete la madre di facili costumi.

Trovatelo voi un bomber da 20 o 30 gol a stagione che accetta le critiche quando per 3 mesi non fa neanche un movimento giusto (non parliamo di gol o assist, per carità), perché voi non sapete cosa vuol dire passare due mesi brutti, non sapete cosa vuol dire quando vi vengono i ladri a rubare in casa, noi queste cose non le possiamo neanche capire, eh già.

Trovateli voi un direttore sportivo migliore o un allenatore migliore, che magari non comprino solo sconosciuti da procuratori amici o non mettano sempre in campo degli inutili prestiti schierati solo per obblighi morali. E forse non solo.

Perché alla fine siamo a 2 punti dall’Europa e a 4 dalla Champions. E se la Juve non le avesse vinte tutte, avremmo anche qualche chance di scudetto.

Non avete più diritto a niente, neanche al sano diritto di critica fiorentino, altrimenti dei vostri simili vi appiopperanno la radice di ogni male che stiamo vivendo, facendovi capire che non sono gli altri ma siete voi le m…e che state rovinando tutto questo bello che ci fanno vivere.

E non vi dimenticate di ringraziare, eh.

Dario Del Gobbo

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