GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Cronaca di un eroe per caso, ma neanche troppo.

Molti si ricordavano di Lapo Tacconi, trasferitosi tre anni fa dal Grassina all’Antella. I più attenti rammentavano il passato biancoceleste di Vanni Burzagli, estremo difensore dei rossoverdi, o perfino quello dell’allenatore rossoverde Matteo Innocenti passato come calciatore da via di Pulicciano.

Ma nessuno aveva considerato la storia di Michele Giannelli, che alle due e mezzo di domenica pomeriggio, prima del derby, era soltanto il numero diciassette in distinta, e un paio d’ore dopo si è trasformato nell’uomo-partita, con una rete in pieno recupero che ha spaccato il match a favore del Grassina.

Eppure Michele Giannelli è nato e vive all’Antella, e di fatto è come se anche lui fosse un ex: “E’ vero, sono antellese da sempre, ma inevitabilmente tifo Grassina. Segnare di fronte a tanti miei amici è stata un’emozione doppia, una gioia che porterò sempre nel cuore”.

Il giorno dopo l’estasi da derby, ancora stenta a crederci: “Ho giocato sì e no cinque minuti, ho toccato due palloni e sono diventato l’eroe di un intero paese”.

Classe 2000, Michele veste il rossoverde dalla scorsa stagione: nell’estate del 2017 il presidente Zepponi lo preleva dal Belmonte e affida le chiavi dell’attacco grassinese a lui e a Vannoni.

Curiosamente, entrambi sono subentrati ieri nella gara con l’Antella, con Vannoni che aveva pure lui creato un’occasione pericolosa.

Dagli Juniores alla Prima Squadra, Giannelli è diventato ormai l’uomo-copertina di tutto il Grassina Calcio, con la speranza di poter rivivere ancora momenti di estasi totale come quelli di ieri.

Michele, ti aspettavi di poter esordire in un derby con la Prima Squadra segnando al 95’?

“Non me lo sarei immaginato nemmeno nei sogni più belli. A dire il vero, dopo l’espulsione di Caschetto, non sapevo nemmeno se sarei entrato, visto il momento di sofferenza della squadra. Mi stavo scaldando, poi è arrivata la chiamata del mister; il calcio di punizione di Degl’Innocenti, la deviazione e il mio tiro di destro. Poi è stata tutta una festa”.

Che derby ti è sembrato dal punto vista tecnico?

“Ho visto un Grassina che nel palleggio si è dimostrato di gran lunga più forte. L’Antella è stata robusta perché ha saputo tenerci testa chiudendo più spazi possibile. Poi è arrivato quel tocco di imprevedibilità che decide ogni derby: sono contento di averlo creato io, quel tocco”.

Hai avuto paura, dopo il rosso a Caschetto, di poter perdere?

“C’è stata la possibilità di andare sotto, ma la squadra ha risposto bene, resistendo agli attacchi dell’Antella”.

Ormai sei diventato un abitudinario anche della Prima Squadra. Che idea ti sei fatto del campionato di Eccellenza?

“E’ un livello di gioco pazzesco, veramente affascinante. Ci sono tanti giocatori di talento, da cui posso soltanto imparare”.

Anche nel Grassina?

“Soprattutto nel Grassina, essendosi dimostrata per ora la squadra più forte del torneo. Mi piace molto Bruni, di cui mi piacerebbe possedere il tiro potente”.

Parliamo un po’ anche della formazione Juniores, che sta lottando duramente per le primissime posizioni nel girone d’èlite.

“Rispetto ad agosto siamo quasi irriconoscibili per quanto siamo cresciuti, ma sono certo che i margini di miglioramento siano ancora notevoli. Abbiamo la voglia e l’obiettivo di fare qualcosa di importante, nonostante le difficoltà del girone. Purtroppo abbiamo commesso uno scivolone contro il Cenaia sabato scorso, ma sono certo che già dalla prossima giornata a Livorno ci rialzeremo”.

Qual è il tuo obiettivo personale per questa stagione?

“Inizialmente mi ero posto il traguardo della doppia cifra, ma dato che a fine novembre ho realizzato sette gol con gli Juniores e una rete con la Prima Squadra vorrei provare ad alzare l’asticella, in modo da togliermi tante altre soddisfazioni”.

Lorenzo Topello

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