CASTELLINA IN CHIANTI – Vi vogliamo raccontare una storia, una di quelle storie che profumano di passato, di vita, di gloria, di entusiasmo e di euforia.

Un piccolo paesino, quello di Castellina in Chianti, che per oltre venti anni è stato conosciuto in ogni dove, non solo per il vino ma anche per la sua squadra di calcio.

A raccontarvela non… saremo noi, ma Andrea Pucci, vicesindaco castellinese e Cesare Verdiani, vicepresidente dell’associazione A.s.D. F.c. Castellina in Chianti.

Due momenti calcistici diversi, ma entrambi importanti e basilari per il paese. Questa è la storia di Castellina, della sua cultura, rimasta impressa e indelebile nelle memorie di tutti i paesani.

Il racconto di Andrea Pucci

“Era il 1967 – inizia Andrea Pucci – quando vengono conclusi i lavori del campo sportivo. Molto ambito perché prima di allora nessuno sapeva dove andare a giocare. La società sportiva “Castellina in Chianti” viene costituita nel settembre dello stesso anno al numero 12 di via Trento e Trieste che all’epoca era la sede della Società Filarmonica”.

“La persona che si dà maggiormente da fare – prosegue Andrea – è Marcello Partini, grande appassionato di calcio. Daziere di professione, riesce a convincere Franco Niccolai a farne parte. Società alla quale partecipano in qualità di presidente Franco Niccolai, vicepresidente il sindaco Gino Tatini, segretario organizzativo lo stesso Marcello Partini, segretario amministrativo Franco Bianciardi, cassiere Luca Becciolini e Mario Bartalini, conosciuto come “Mariolino”, direttore sportivo”.

Insomma, si parte così: “È proprio lui, “Mariolino”, a far nascere la professione di ds nel campo dei dilettanti. Bisogna ricordare che il calcio a quell’epoca era più conosciuto per radio che per televisione. Viene così costituita la squadra con Bruno Pastorino come allenatore. Per tanti anni era stato un giocatore importante del Siena e spesso si recava a Castellina in visita di alcuni parenti. Tra i nomi di coloro che giocarono nel campionato di Terza categoria ’67/’68 possiamo e dobbiamo ricordare i castellinesi Romolo Rusci, Guido Passini, Riccardo Lusini, Silvano Quagliato e Remo Mariani“.

Per la prima partita la sorte mette davanti il Castellina contro la favorita Sangimignanese: che viene sconfitta proprio nel campo di Castellina per 4-1.

“Quando c’erano le partite in casa – ricorda Pucci – tutti andavano allo stadio. Il paese si svuotava letteralmente. Poi, subito dopo lo scontro, s’andava a parlarne nei bar, nei circoli. Quando invece c’erano le partite in trasferta… tutti in trasferta. Era un appuntamento fisso, da non perdere. Il 25 febbraio del 1968, prima giornata del girone di ritorno, scontro nel campo nemico di San Gimignano, dove il Castellina segna tre goal e praticamente vince il campionato”.

Viene rinforzata la squadra e nell’anno 1968-69 il Castellina gioca in Seconda categoria, ma arriva seconda dietro la Colligiana. L’anno successivo, però la squadra ce la fa vincere il campionato e va in Prima categoria. Grande festa.

“Il Castellina – racconta ancora Pucci – viene definito una squadra da prendere come esempio. Viene celebrata sulle cronache non solo locali, ma di tutta la Toscana, perché è una squadra che segna più di cento reti. Nel mezzo al paese veniva messo uno striscione con sopra scritto “Oggi partita di calcio”. Alle finestre bandierine colorate e stendardi addobbano le vie del paese. Il colore verde e il gallo nero, della squadra di calcio, riprendono i colori del comune. A questo viene aggiunto il giallo, scelta, forse dettata dal fatto che anche l’azienda Niccolai aveva come colori il verde e il giallo. La prima maglia ufficiale è interamente verde, con polsini gialli e con ricamato il Gallo Nero”.

Altro episodio basilare per la storia di questa società, è lo scontro contro il “Forcoli”, nel campo neutro di Empoli. È il primo maggio quando il Castellina vince il campionato di Prima categoria 1 a 0, con rete di Gabriele Corradi. Il Castellina vince lo spareggio. Nel paese non c’è rimasto nessuno. Erano tutti andati a vedere il match finale.

Dalla Prima categoria passa così in Promozione “e da qui – ricorda Pucci – iniziano grandi ascese che porteranno il Castellina a giocare in Serie D nel 1977 contro squadre come la Carrarese, Viareggio, Orvieto, Montevarchi e Montecatini. In soli 10 anni il Castellina arriva in serie D!”.

Ma non è tutto: nel 1976 la squadra Juniores del Castellina in Chianti vince il titolo nazionale con la finale disputata a Chianciano. Mario Cappelletti viene premiato come giocatore più giovane di tutte le squadre partecipanti e come capo cannoniere nella fase finale. Molti di questi ragazzi saranno poi destinati ad esordire in prima squadra negli anni a venire.

Nel 1977 il Castellina disputa il campionato in Serie D ma retrocede. In quell’anno viene infatti ristrutturato lo schema del campionato che vede retrocedere ben 4 squadre invece che 3. Il Castellina arriva quart’ultima ad un punto dalle altre, ed è beffa.

“Tra i giocatori più significativi – conclude Andrea Pucci – è lecito ricordare il portiere Gino Casini di San Casciano, rigorista della squadra. È stato anche portiere della nazionale dilettanti; e Leonardo Semplici, attuale allenatore della Spal e che in quel periodo era stato acquistato dall’Empoli”.

Il racconto di Cesare Verdiani

“Nel 1981 – prende la parola Cesare Verdiani – nasce, parallelamente alla società sportiva, l’Associazione Sangallo appoggiata da Rocca delle Macie. Assume i colori giallo rosso e forma una squadra di calcio, a livello amatoriale. Lo scopo primario è quello di dare la possibilità ai giovani castellinesi di giocare a pallone. Il presidente di allora è già Fernando Sisti“.

È il 1996-’97 quando il sindaco Anna Betti chiede all’Associazione Sangallo di prendere il titolo sportivo del FC Castellina in Chianti. Così la società diventa “F.c. Sangallo Castellina in Chianti” e verso gli anni 2000, diventa “A.s.c. F.C Castellina in Chianti”.

“Nel 1996-97 viene rifatto il primo campionato di Terza categoria – prosegue Cesare – L’allenatore è Fabrizio Scarpellini che fa anche da direttore sportivo. La squadra lotta subito per vincere e ottiene buoni risultati. Dopo di lui, subentra Antonio Rincigliano con cui, nel 2000-2001 il Castellina vince il campionato e passa in Seconda categoria. Evento fortuito, vede come capitano di quell’anno, Rossano Rusci, figlio di Romolo Rusci. Il Castellina resta in seconda categoria fino al 2008/2009″.

“Per problemi organizzativi e gestionali – continua ancora Cesare – la squadra non viene rifatta. Viene tirata su solamente quella del calcetto, per non perdere il titolo sportivo. Fino al 2012 l’associazione non gestisce nemmeno più gli impianti sportivi. È solo in quell’anno che viene ricostituita la squadra UISP Amatori e ritirata su la scuola calcio dei bambini”.

“Da quel momento in poi – ci dice Cesare – abbiamo cercato di ricreare un movimento sociale. È nata anche la pizzeria con gli stand gastronomici, luogo di raduno e divertimento per molti castellinesi durante l’estate. La nostra è un’associazione di volontariato.  Un ringraziamento speciale e doveroso va a Fernando Sisti. È tutto sulle sue spalle ed è la punta trainante di tutto. Nel 2018 siamo infine riusciti a rimettere in piedi la squadra di Terza categoria. È importante sottolineare che il 70% dei ragazzi che ne fanno parte sono di Castellina. Inoltre, a vedere il match, sugli spalti ci sono più di cento persone; numero considerevole se pensiamo che Castellina ha meno di 3.000 abitanti”.

Un dettaglio, che poi non è tanto un dettaglio: “La cosa che ci fa più piacere in assoluto è la gente che viene allo stadio, intere famiglie insieme a bambini”.

“Il centro sportivo – conclude Cesare – è e sta diventando un centro di forte aggregazione sociale. È diventato un motore sociale sulla quale abbiamo intenzione di investire ancora di più. Un ulteriore ringraziamento è per Rocca delle Macie, sponsor principale che ha seguito la società Sangallo passo dopo passo in tutta la sua attività”.

Galeotto fu il calcio a Castellina, che fece scoccare pure scintilla che portò al matrimonio tra molti calciatori e tifose.

Non ci credete? Ecco i nomi: Andrea Fanetti con Sandra, Mario Papi con Lucia, Sergio Carboni con Francesca, Stefano Buini con Adriana, Gabriele Corradi con Sandra.

Jessica Nardi

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