IMPRUNETA – Leonardo Corsani correva in moto da giovanissimo. Poi un infortunio lo ha messo di fronte a uno dei proverbi molto spesso più sottovalutati: si chiude una porta… si apre un portone.

Passando dalla pipsta alla palestra. Lo abbiamo seguito spesso nella sua nuova avventura sulla pedana delle competizioni di body building.

Ed è davvero interessante sentirlo raccontare, in un post affidato ai suoi canali social, la filosofia che c’è dietro al suo percorso sportivo.

“Quando ho messo piede per la prima volta in palestra – scrive Corsani – tutto era finalizzato solamente per potermi preparare al meglio per correre in moto, abituando il mio corpo a determinati stress fisici”.

“Nonostante la cultura fisica fosse sempre stata di mio – prosegue – interesse non avrei mai pensato che il body building potesse diventare così importante per me. Dopo un paio di anni “neri”, sia a livello sportivo che personale, sono riuscito a ritrovare grazie al culturismo un equilibrio interiore che mi aiuta ad affrontare tutto”.

“Il mio carattere – dice ancora – e la disciplina richiesta da questo sport mi hanno aiutato a crescere e ad affrontare tutto ciò che mi si presenta davanti… di petto”.

“Dopo solo un anno e mezzo che gareggio – sottolinea – mi sono laureato campione italiano juniores. Ringrazio di aver avuto al mio fianco le persone giuste per essere riuscito a raggiungere questo traguardo”.

“Nel mio piccolo – conclude Leonardo – è come se avessi vinto non solo contro altri concorrenti in gara presenti quel giorno, ma contro la vita. Perché nonostante tutto e tutti ce l’ho fatta. Non solo nello sport”.

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Redazione
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