MONTEFIRIDOLFI (SAN CASCIANO) – La stagione da 40 reti, da super capocannoniere, può arrivare anche, ed è il caso di Vincenzo Mangino, a 37 anni compiuti.

Una stagione lunghissima, che lo ha visto protagonista dall’inizio alla fine nel secondo posto del Montefiridolfi del campionato Amatori B1 Aics Firenze. Che è valso il passaggio nella categoria superiore.

Una stagione che lo ha visto fare quello che sa fare meglio. Buttarla dentro. SportChianti se la fa raccontare direttamente da lui, dal numero 11, “I’ Mangio”, questa stagione 2017-2018… .

Vincenzo allora descrivici la tua stagione. È stata la più bella?

“È stata sicuramente la più prolifica, avere la stessa media reti di quando avevo 29 anni è una cosa che fa molto piacere. Mi sento ancora in forma e in grado di divertirmi, con e contro ragazzi ben più giovani di me. Il segreto, che poi segreto non è, sta tutto nella passione per questo sport e nella consapevolezza che con queste primavere sulle spalle ti devi allenare molto più di loro! Solo così potevo raggiungere certi risultati. La più bella? Senza dubbio la stagione della vittoria del massimo campionato Aics con quei 31 gol. Una squadra unica”.

Numero 11: Vincenzo Mangino

Raccontaci un po’ la tua carriera. Dove hai giocato negli anni?

Ho iniziato a giocare a 8 anni se ricordo bene, nella Sancascianese, dove sono rimasto fino ai 19 anni con qualche sporadica presenza in prima squadra. Poi il sacrificio è diventato più del divertimento e dopo una parentesi di un anno alla Sambuca mi sono convinto che l’ora degli Amatori fosse arrivata. E dove se non a Montefiridolfi, dove praticamente sono cresciuto. Dal 2002 ad oggi sono rimasto sempre affezionato a questa “famiglia”, e tolti tre anni a Vico d’Elsa, la mia carriera si è formata qui. Dove ho conosciuto negli anni un sacco di ragazzi fantastici”.

Descriviti. Che tipo di attaccante sei?

Sono un attaccante che predilige più attaccare lo spazio piuttosto che andare incontro per la sponda al centrocampista. Il mio punto di forza è sempre stata la velocità a discapito invece della tecnica, dove potrei decisamente fare meglio. Nel tempo sono riuscito ad adattarmi al calo fisiologico, riuscendo a crearmi occasioni anche senza sfruttare la velocità: sono migliorato anche nei calci da fermo”.

Novembre 2017: si fa festa dopo una vittoria in casa

Ti ispiri a qualcuno in particolare?

Non ho un calciatore a cui mi ispiro particolarmente, ho seguito con attenzione uno come Vieri, mi ci rivedo nelle caratteristiche dei suoi gol. Anche Ibra e Milito mi piacevano molto, tutta gente che ci mette la passione e la grinta. E che non mollano mai. Ma il mio preferito è sempre stato Ronaldo, il Fenomeno, uno che ad ogni situazione riusciva a fare una finta diversa, mai la stessa, imprevedibile. Emularlo sarebbe impossibile, altra categoria per tutti”.

È più la soddisfazione per il passaggio di categoria o la delusione per non essere riusciti ad arrivare primi?

“C’è molta delusione per non essere riusciti a vincere il campionato, non lo si può negare, soprattutto pensando al vantaggio che avevamo al giro di boa. Ma a volte si deve saper guardare di più al lato positivo, e quindi contenti perquesta promozione che ci dà la possibilità di affrontare un campionato più competitivo. E di affrontare avversari più ostici che fanno bene alla crescita di una squadra molto giovane, ma con un potenziale davvero alto. Poi a me piace la competizione, mi esalta e mi spinge a fare meglio”.

Inseguito… dai compagni dopo una delle 40 reti

Quindi il prossimo anno? Sempre a Montefiridolfi?

Ormai Monte è la mia seconda casa, la vogliolina… di una categoria Figc non è mai andata via ma ormai credo sia troppo tardi. Qui ho ritrovato un gruppo magnifico e farei fatica a lasciarlo. Mai dire mai nella vita ma a meno di colpi di scena mi sentirei di dire sì, il prossimo anno sempre a Monte”.

In chiusura, senti di dover dire grazie a qualcuno?

“Certo: al presidente Silvano Giuntini, al mister Curzio LavacchiSturide. A tutta la società Montefiridolfi Calcio e, soprattutto, ai miei compagni. Che dal primo a l’ultimo mi hanno aiutato a raggiungere un traguardo impensabile, si meritano un’ottima birra a testa… offre I’ Mangio!”.

Matteo Pucci

@RIPRODUZIONE RISERVATA

La redazione di SportChianti dà spazio, ogni giorno, a tutti gli sport nei comuni chiantigiani: calcio, pallavolo, basket, pallamano, baseball, karate, danza, ginnastica, ciclismo...