GREVE IN CHIANTI – Il 10 giugno scorso si è svolta, all’ASD La Fogliarina di Civitella Val di Chiana (Arezzo), la quarta tappa del campionato toscano di Endurance.

Dove la grevigiana Denise Bigazzi, su Sceicco, si è classificata al quarto posto.

Il suo racconto a SportChianti è quello di uno sport davvero splendido, con il suo inserimento nella vita normale delle persone. Con tutti i rischi e i pericoli. Che Denise ci fa vivere passo dopo passo.

“La gara – inizia il racconto Denise – è stata un po’ faticosa per via del caldo torrido. Il percorso era maggiormente in pianura, ma con attraversamenti pericolosi come passaggi a livello, tratti molto fitti di bosco, passaggi all’interno di abitazioni con giardino dove i proprietari effettuavano lavori di giardinaggio. E asfalto”.

“I cavalli – ci ricorda Danise – sono animali particolarmente paurosi, soprattutto quelli usati nell’Endurance, a tal punto che anche una busta di plastica che svolazza al vento può essere causa di non poche problematiche. Figuriamoci un tosaerba…”.

Non a caso anche lei su Sceicco a un tratto se l’è vista brutta: “Su un tratto di asfalto stava arrivando un’Ape 50. Visto il terrore che ha sceicco delle auto (in allenamento ci è capitato tante volte, per la strada che dalle piscine di Greve porta a viticcio, che i fuoristrada ci evitino per poco o addirittura si mettano a suonare) Sceicco ha scartato impennando e girando su se stesso per fare dietrofront”.

“Fortunatamente nessuno si è fatto male – prosegue Denise – e con molta calma ho cercato di trattenerlo e di calmarlo. Dopodiché il ragazzo si è fermato ed ha spento il mezzo, lasciandoci passare”.

“Sceicco – ci spiega ancora – è un cavallo di 7 anni che è alle prime armi in questo sport particolarmente impegnativo. Considerata l’età e la poca esperienza si è comunque comportato molto bene, anche se in questa gara è stato particolarmente nervoso, tanto che a forza di tirare mi ha piagato… le dita”.

“Sono comunque particolarmente orgogliosa di lui – conclude Denise – vista questa posizione nonostante le mille difficoltà e la sua poca esperienza! Significa che è ricettivo e, soprattutto, che anche lui ama questo sport. E’ infatti fondamentale, per avere buoni risultati, anche divertirsi insieme”.

P.M.

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