BAGNO A RIPOLI – Due date importanti nella vita di Vittoria, che hanno segnato un prima e un dopo. Per lei e per la sua famiglia, che da qualche mese hanno riacquistato in qualche modo la serenità.

Due date che segnano lo stesso giorno a distanza di due anni l’una dall’altra, il 6 giugno 2016 ed il 6 giugno 2018, come a chiudere un cerchio.

Quattordici anni, allegra, spensierata, sportiva: Vittora Bonini, ripolese, è una giocatrice di pallavolo a livello agonistico dell’EuroRipoli under 14 quando, nel 2014, durante una visita medico sportiva, le viene diagnosticata una pre-eccitazione ventricolare collegata alla forma patologica della sindrome di Wolff-Parkinson-White.

Una patologia cardiaca non considerata rara che però, improvvisamente, bussa alla porta di Vittoria.

Immediatamente la ragazza viene fermata in ogni sua attività fisica: “Non poteva fare più neanche ginnastica a scuola” ci racconta la mamma Masha con grande spirito.

“Di colpo – ricorda – Vittoria è passata da stare bene, all’essere malata e quindi al dover fare gli accertamenti e, ovviamente, stare ferma senza giocare a pallavolo. I medici dell’ospedale Meyer ci spiegarono che crescendo il rischio di decesso improvviso sarebbe aumentato”.

Un bivio: “Si poteva intervenire con un trattamento ablativo che sarebbe potuto essere risolutivo. L’alternativa era conviverci ma senza praticare sport a livello agonistico”.

La mamma racconta che Vittoria inizialmente dimostrava quasi il rifiuto a questa sua condizione: “Era arrabbiata e tradita da questo suo cuore. Non le avrebbe dovuto fare questo scherzo, diceva. Sia noi che i medici cercavamo invece di tranquillizzarla, facendole capire quanto fossimo stati fortunati nell’aver scoperto la patologia”.

“Passato lo scoraggiamento dei primi mesi però – continua la mamma – riuscì a tornare la ragazza positiva che era, iniziò il percorso di esami e si concentrò sulla guarigione. Ponendosi come unico obiettivo tornare a giocare”.

Poi, come detto, “quel” 6 giugno: “Il 6 giugno 2016 si sottopose all’intervento”. E ancora esami e controlli.

E, finalmente, nel gennaio scorso, ottiene l’assenso a ricominciare ad allenarsi dopo ormai due anni di stop.

La sua vita era cambiata, inevitabilmente, ed era cambiato il suo rapporto anche con lo sport come è emerso da quel tema che lei ha scritto per il progetto “Calcio Cultura” promosso dal Museo del Valcio di Coverciano, a cui ha aderito la sua classe terza della scuola media “Granacci” dell’Istituto Comprensivo “Teresa Mattei” di Bagno a Ripoli, insieme a tante scuole di Firenze.

Un progetto di educazione allo sport che ne promuove i valori. E che ha premiato Vittoria addirittura con la Menzione d’Onore “Cuore Sportivo” per ciò che era riuscita a trasmettere su questa esperienza.

Un premio consegnatole il 6 giugno 2018.Nelle stesse ore in cui, due anni prima, veniva operata… .

Silvia Rabatti

@RIPRODUZIONE RISERVATA