POZZOLATICO (IMPRUNETA) – Ne avevamo (ovviamente) sentito parlare nelle prime due edizioni. Ma alla Sagra del Fritto di Mare (da venerdì a domenica scorsi) del Centro Storico Lebowski al Crc di Pozzolatico non c’eravamo mai stati.
Così, visto che a SportChianti non scherziamo (anche e soprattutto… sul cibo), quindi siamo sempre per verificare in prima persona, domenica a pranzo siamo andati. Con amici e famiglia.
E che dire… è andata come ci aspettavamo: promossi a pieni voti! Ambiente familiare, spirito in puro “stile CSL” e fritto… di livello a un prezzo popolarissimo.
“La cosa più vera e clamorosa da dire su questa terza Sagra del Fritto di Mare – dicono a luci spente dal quartier generale grigionero – è che se stasera il Centro Storico Lebowski decidesse di fare un’amichevole contro il Real Madrid allo stadio Santiago Bernabeu, probabilmente rischierebbe di vincerla…”
“Siamo stanchissimi – spiegano – e dopo aver pulito ben bene il CRC di Pozzolatico, ce ne andremo in branda per 3 giorni. Ma siamo talmente pieni di adrenalina, e di sentimento per il nostro mondo, che in campo e sugli spalti, CR7 lo faremmo morbido, o meglio, fritto.
E’ ciò che ci lascia da tre edizioni a questa parte questo magico evento: la possibilità di proseguire il percorso della nostra scuola calcio in San Frediano, e la certezza di essere una famiglia, sempre più larga, sempre più unita”.
“In curva ci emozioniamo – dicono ancora – In sagra pure. In curva siamo insieme. In sagra pure. In curva c’è il nostro striscione e le nostre pezze. In sagra pure. E’ il nostro modo di vivere il quotidiano e lo straordinario, senza destinazione certa, ma con tante tappe che ci arricchiscono e ci portano a risultati impensabili. A condividere la nostra visione con centinaia di persone, che magari ci pensavano diversi, o neanche sapevano cosa fosse tutto questo”.
“A condividere con i soci grigioneri una scuola calcio bellissima – concludono – e frutto di un’idea che si fa sempre più collettiva; a condividere con gioia l’ambizione di un calcio e una socialità diversi, mettendo dentro a tutti i nostri luoghi quello striscione grigio e nero, un altro po’ di quello che siamo, di quello che vogliamo essere. Grazie a tutti, ci vediamo a settembre”.
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