CHIANTI FIORENTINO – Nove mesi vissuti intensamente, su tutti i campi, dalla Serie D alla Terza Categoria.

E noi proviamo adesso a trarne un bilancio (ampiamente positivo: nemmeno un’insufficienza) per le squadre chiantigiane, tra vittorie, coppe e salvezze all’ultimo tuffo.

Ecco il nostro super-pagellone di fine stagione.

SAN DONATO TAVARNELLE
VOTO: 8

La distanza tra i gialloblù e la Storia è stato soltanto lo spessore di un palo. Quello colpito da Pozzi nella finalissima contro il Campodarsego. Una stagione in crescendo, soprattutto dopo l’arrivo di Malotti in panchina al posto di Marmorini. Una rosa di ottimo livello rischiava di lasciare per strada un’annata anonima. Invece accanto a una salvezza tranquilla è arrivata una Coppa da urlo. Con il capolavoro del doppio confronto dominato con il Potenza. Ai punti avrebbe meritato anche di mandare capitan Caciagli a sollevare la Coppa Italia. Ma il calcio non è la boxe e non sempre vince il migliore.

GRASSINA
VOTO: 6.5

Alla fine sono arrivati i play-off, anche grazie all’allargamento fino al settimo posto in questa stagione e dopo il cambio tecnico da Castorina a Innocenti. Ma in un campionato equilibrato sì ma non di livello eccelso, probabilmente i rossoverdi se ci avessero creduto di più (e avessero avuto più continuità) avrebbero potuto recitare un ruolo più da protagonisti. Comunque la stagione si chiude con un paio di posizioni in meno in classifica ma con 6 punti più di un anno prima, confermando i grassinesi nella parte alta della categoria regina della Toscana (e con quattro derby vinti su quattro tra campionato e Coppa).

ANTELLA
VOTO: 8

La salvezza è stata un’impresa, forse anche più grande della promozione a sorpresa della stagione precedente. Con una rosa invariata rispetto all’annata prima (se non addirittura un po’ indebolita dalle partenze), squadra, mister Alari e società sono stati bravi a non perdere la calma nei momenti peggiori, tipo dopo 7 sconfitte consecutive. E con l’umiltà di costruirsi la salvezza nel “fortino” di via di Pulicciano, dove sono stati conquistati 25 dei 33 punti complessivi, più il play-out decisivo. Un’impresa che tra l’altro consente al comune di Bagno a Ripoli di essere anche per il prossimo anno l’unico comune toscano con due squadre in Eccellenza.

CENTRO STORICO LEBOWSKI
VOTO: 10

Le parole le abbiamo usate tutte durante l’annata. Una squadra competitiva e rafforzata in corso d’opera, ok: ma alle calcagna ha sempre avuto corazzate e piazze importanti come Dicomano e Incisa. Il tifo più bello che un calciatore possa avere. E la domenica del trionfo a San Clemente che nessuno dei partecipanti potrà mai dimenticare. Il rapporto di collaborazione con l’Impruneta Tavarnuzze ha fatto fare il salto di qualità decisivo ed è stato un vero capolavoro da parte di entrambi i club. La favola grigionera degli uomini di Serrau adesso salpa verso i campionati di spessore regionale. L’impegno più grande sarà quello di non perdere l’atmosfera che ne fanno una realtà unica: quella che tra Terza Categoria e oggi non l’hanno cambiata di un millimetro.

GREVIGIANA
VOTO : 6.5

Un campionato tranquillissimo, quello vissuto dai gialloblù di Consigli. Mai a rischio la salvezza, mai a portata i play-off, è stata un’annata di transizione in vista del futuro. Bilancio complessivamente positivo perché questa Prima Categoria è stata di altissimo livello, come mai negli ultimi anni.

ATLETICO IMPRUNETA
VOTO: 7

I biancoverdi di Perini hanno raggiunto il loro record di punti in categoria, stabilizzandosi tra le realtà migliori della Prima fiorentina. Lebowski, Dicomano e Incisa correvano troppo per rendere possibili altri piazzamenti play-off: sennò Migliorini e compagni avrebbero forse trovato lo spunto giusto per conquistare almeno il quinto posto (hanno chiuso sesti). Budget limitato, niente Juniores alle spalle: non era per nulla scontato riuscire a fare un campionato di medio-alta classifica. E con un finale di stagione in netto crescendo, per risultati e per gioco.

CUBINO
VOTO: 6

Si può dare la sufficienza a una squadra che retrocede? Si può. Perché il Cubino quest’anno si è tolto la bella soddisfazione di giocarsi una categoria che aveva meritato sul campo, ma si è trovato anche a competere con piazze importanti e più strutturate rispetto a un gruppo di amici che ancora si diverte a fare calcio con uno spirito diverso. E nonostante tutto la retrocessione è stata tutt’altro che scontata ed è arrivata solo ai play-out. Senza trascurare gioie storiche per gli uomini di Vasetti, come la vittoria sul Ponte Rondinella al Due Strade.

BARBERINO VAL D’ELSA
VOTO: 7

Mica è facile giocare sempre in trasferta, in attesa del proprio campo. Una stagione di sofferenza, il cambio di allenatore (da Gori a Temperini): poi un bel finale di campionato per poco non è valso la salvezza diretta. Nonostante questo la squadra (dall’età media molto giovane) non si è disunita e ha affrontato il play-out con determinazione, conquistandosi con sicurezza la permanenza in categoria.

BELMONTE
VOTO: 6.5

Peccato per il crollo finale (una sola vittoria nelle ultime sette partite), perché i biancorossi molto probabilmente avrebbero meritato di restare nel poker di squadre per i play-off. In un campionato con tantissima qualità (soprattutto nel gruppo di testa), la squadra di Bini si conferma genio e sregolatezza ed è la vera mina vagante del girone H.

SAMBUCA CASINI
VOTO: 6.5

Niente play-off alla fine nel girone I, per colpa della forbice tra secondo e terzo posto. E la Sambuca ci ha provato troppo tardi perché sennò avrebbe perfino rischiato di farcela. Una stagione tranquilla, vissuta senza troppi patemi. Eppure nel girone di ritorno la squadra di Giorli per poco non si è inserita nel gruppo delle prime. Settimo posto finale, niente affatto male.

CERBAIA
VOTO: 10

Dodici punti più della stagione precedente, quando nella finale play-off aveva avuto la meglio il Malmantile. La squadra di Mannucci non ha fallito il ritorno in Prima Categoria, trovando continuità e concretezza strada facendo dopo un avvio un po’ così (solo una vittoria nelle prime cinque partite). Il colpo d’acceleratore nel mezzo alla stagione, con 8 vittorie di fila, i brividi solo nel derby perso alla Ginestra a cinque giornate dalla fine. Ma la settimana dopo è arrivato il colpo del kappaò assestato al Malmantile con grande personalità.

CHIANTI NORD
VOTO: 9

La notte del Due Strade contro il Montagnano resterà nella storia, con quella Coppa Toscana che vale anche l’accesso alla Prima Categoria per la prima volta. I biancoverdi riscattano la delusione dei play-off persi l’anno prima col Cerbaia, alzando un trofeo prestigioso dopo aver eliminato autentiche corazzate strada facendo (dal Prato 2000 in poi, agli stessi biancazzurri sancascianesi) e chiudendo pure con un terzo posto in classifica che comunque sarebbe valso di nuovo i play-off. E adesso la testa degli uomini di Michelacci è già al futuro derby con la Grevigiana.

SANCASCIANESE
VOTO: 7

Il voto va soprattutto all’impresa finale, perché andare a vincere a Ponzano all’ultimissima spiaggia dei play-out non era per nulla scontato, anzi. E invece i gialloverdi ce l’hanno fatta al termine di un’annata pazzesca, dai vertici del campionato alla discesa agli inferi, passando per il cambio di allenatore (da Bernacchioni a Dainelli) e a una rosa dalla larghissima linea verde. Una salvezza che, un anno dopo la retrocessione e il ripescaggio, sa davvero di miracolo.

SAN POLO
VOTO: 8

Quando il 2 dicembre il San Polo era ancora senza una vittoria (e con soli 5 punti in classifica, con già un campio di allenatore alle spalle da Alessi a Focardi), alzi la mano chi avrebbe scommesso un euro sulla permanenza in categoria. E invece è stata salvezza, addirittura sfiorando quella diretta (persa per un punto) e con il doppio play-out da giocare in casa. Sprecato il primo match-point, il San Polo non ha però fallito il secondo e ha mandato giù il Santa Brigida al suo posto. Missione compiuta.

BAGNO A RIPOLI
VOTO: 10

Splendido double gialloblù per una squadra oggettivamente fortissima. La Coppa Fringuelli strappata in rimonta al Dlf al “Nesi”, il campionato conquistato con una giornata di anticipo dopo il bel duello con la Floria 2000. Davvero una stagione memorabile per gli uomini di Casini che poi ci hanno riprovato anche con il triplete nella Coppa Regionale, non riuscendo però a centrare le semifinali.

IMPRUNETA TAVARNUZZE
VOTO: 6.5

Dopo la collaborazione con il Lebowski, la squadra verdeazzurra sembrava poco più di un divertimento per i ragazzi tavarnuzzini. E invece la formazione di Lebri ha dimostrato belle qualitià e sfiorato i play-off, negati soltanto dalla sorte al momento dello spareggio con l’Euro Calcio.

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