FIRENZE – Eccole le pagelle di SportChianti che raccontano, con i voti ai singoli giocatori, allenatori e arbitro, la finalissima di Coppa Italia Dilettanti disputata fra San Donato Tavarnelle e Campodarsego al “Gino Bozzi” delle Due Strade oggi, sabato 19 maggio.

Una partita tiratissima, giocata davanti a una favolosa cornice di pubblico. Con tantissimi bambini e ragazzi.

Finita come le più classiche finalissime… ovvero ai calci di rigore (in questo caso, lo ricordiamo, non si disputavano i tempi supplementari).

?? SAN DONATO TAVARNELLE

GIUSTI: 6. Partita senza necessità di interventi miracolosi. Gestisce le situazioni in area di rigore con sicurezza (a parte un’incomprensione nel primo tempo con Frosali). Sfiora la parata decisiva ai rigori su Kabine.

PICASCIA: 6,5. Il “piccolo Cannavaro” chiantigiano sfodera un’altra prestazione convincente. Fatta di anticipi e rilanci.

FROSALI: 8. Tavarnellino, unico “local” per i gialloblù, aveva il compito di giocare al centro della difesa al posto dello squalificato Colombini. Migliore in campo senza discussioni, con alcuni recuperi clamorosi: partita stre-pi-to-sa.

CARRADORI: 6,5. Partita sicura, grintosa. Giovanissimo, completa un reparto che non aveva alcuni pezzi da novanta. Tosto.

DI VITO: 6,5. Buona gara, soprattutto in fase di spinta. Suo un assist a Pozzi che avrebbe meritato miglior fortuna.

MOTTI (89′): S.V.

VECCHIARELLI: 7. Primo tempo da 8, secondo da 6. Nella prima frazione di gioco è un satanasso a sinistra, sfonda varie volte e mette in mezzo palloni interessanti. Nel secondo tempo i maggiori pericoli del Campodarsego arrivano dalla sua parte.

NUTI (93′): 6,5. Pochi istanti di gioco, ma un calcio di rigore tirato con lucida freddezza.

FAVILLI: 6,5. Geometrie e una costante applicazione durante tutta la partita.

CACIAGLI: 7. Il capitano se la vede con il migliore dei veneti, Radrezza. E non sfigura. Calci piazzati taglienti che creano più di un grattacapo alla difesa biancorossa.

CELA: 6. Croce e delizia, alti e bassi. Potenzialità enormi, cali di tensione pure. Le due occasioni più importanti sono sul suo piede (nel primo tempo) e sulla sua testa (nel secondo). Perde molti palloni, alcuni potenzialmente sanguinosi.

RINALDINI: 5,5. Rileva Cela soprattutto nei bassi, leggi palloni persi. Mezzo voto in più per il rigore trasformato.

GIORDANI: 6,5. Il Cobra esce (giustamente) fra gli applausi. Generoso come sempre, lotta, sbuffa e sgomita. Ma stavolta non trova la chiave giusta per scardinare la difesa veneta.

CARNEVALE (86′): S.V.

POZZI: 6. Un’occasione per tempo. Nel primo si avventa sul primo palo su un radente di Di Vito, palla deviata in angolo da un difensore. Nel secondo stacca nel cuore dell’area su angolo di Caciagli, e solo un miracolo di Pirana gli nega la gioia del gol. Come sempre massimo impegno, buone sponde, ma comunque la sensazione che manca qualcosa. Purtroppo mancano pochi centimetri, sul rigore finale, per finire dentro invece che sul palo. Emozionante il suo saluto con scuse incorporate al pubblico gialloblù, che lo applaude fino all’ingresso del tunnel degli spogliatoi.

ALLENATORE ROBERTO MALOTTI: 7,5. Mette in campo un San Donato Tavarnelle quasi perfetto nonostante tre assenze pesantissime (Colombini, Regoli, Di Renzone). Alcuni momenti della partita sono pura solidità applicata al calcio. Meriterebbe ampiamente la vittoria: a Tavarnelle e a San Donato in molti sperano di vederlo sbuffare davanti alla panchina anche nella prossima stagione.

?? CAMPODARSEGO

PIRANA: 7. La parata salva-risultato su Pozzi vale il voto.

SANAVIA: 5,5. Partita di costanza, anche se sulle fasce il San Donato Tavarnelle a tratti fa paura.

NDOJ: 5,5. Altro tassello di una difesa che, soprattutto da metà primo tempo a all’inizio del secondo, se la vede brutta.

TRENTO: 6. A centrocampo fa lo scudiero di Radrezza.

COLMAN: 6. Ruvido. Ruvidissimo. Un paio di sbracciate considerate veniali dall’arbitro (ma non dal pubblico).

MARCOLINI: 6. Più pericoloso in avanti che granitico dietro.

PIETRIBIASI (86′): 6,5. Rigore segnato. Punto.

CAPORALI: 5,5. Partita abbastanza anonima.

REDRAZZA: 7,5. Quasi… migliore in campo, con mezzo punto in meno di un Frosali gigantesco. Regge da solo il centrocampo veneto. Lotta, contrasta, rilancia, si inserisce. E segna pure uno dei rigori con un “cucchiaio” delizioso. Un solo difetto notato in 90 minuti: non chiude mai la bocca.

ALIU’: 6. Il capitano nei primi minuti sembra un cliente ben più scomodo di quanto poi sia stato (anche per meriti della difesa galloblù). Nei minuti finali alcune penetrazioni creano palpitazioni in tribuna.

KABINE: 6,5. Sue le percussioni più pericolose dei biancorossi.

MICHELOTTO: 6. Sulla fascia sinistra nel primo tempo, spostato a destra nel secondo. Senzas sussulti.

BRENTAN (71′): 6,5. Una buona azione con cross seguente e uno dei rigori trasformati.

ALLENATORE FONTI: 7. La squadra è ben messa in campo. Alcune individualità (Kabine e Radrezza) sono notevoli. La porta in fondo nonostante le tre clamorose palle gol del San Donato Tavarnelle.

ARBITRO, MONALDI DI MACERATA: 6. Nei primo minuti alcune valutazioni non sono granché centrate. Poi gestisce la gara con autorità.

Matteo Pucci

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