FIRENZE – Il Roberto Baggio gialloblù si chiama Nicola Pozzi. È lui, l’uomo di maggior talento e di maggior carisma del San Donato Tavarnelle, a sbagliare il rigore decisivo e a far fallire così ai chiantigiani l’appuntamento con la Coppa Italia e con la storia.

È lui che, al decimo rigore della serie, dopo nove impeccabili realizzazioni, spiazza il giovane brasiliano del Campodarsego Pirana ma manda il pallone alla destra del portiere a far toc forte con il palo.

Finisce così la finalissima di Coppa Italia giocata in un “Bozzi” completamente sold-out lungo tutta la tribuna (centrale e settori laterali): fanno festa i veneti biancorossi di Padova, anche se ai punti avrebbero meritato più i tavarnellini, che sfiorano il gol nel primo tempo una volta con Cela e almeno tre volte nella ripresa (compresi una traversa e un miracolo di Pirana).

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Al fischio d’inizio Malotti, in assenza degli squalificati Colombini, Regoli e Di Renzone, si affida all’accoppiata PozziGiordani in avanti, col sostegno di Cela.

Davanti a Giusti il terzetto è composto da Frosali (strepitosto), Picascia e dal giovane Carradori, con Vecchiarelli e Di Vito largo sugli esterni.

In mezzo al campo capitan Caciagli e Favilli, in una sorta di 3-4-3.

I veneti, zeppi di stranieri dall’ottimo curriculum, tengono la difesa a quattro con Pirana tra i pali, Sanavia e Ndoj (arretrato all’accorrenza) terzini, con il paraguaiano Colman a fianco di Marcolini.

Caporali, Radrezza, Trento e Michelotto sono i quattro centrocampisti da destra a sinistra, mentre Kabine e Aliu sono la temutissima coppia in avanti.

La partita è subito intensa e con qualche spigolo, anche se alla fine saranno solo una manciata gli ammoniti.

Brivido per i gialloblù in avvio sullo schema sul lunghissimo fallo laterale di Colman da sinistra: Marcolini di testa manda centrale.

Dall’altro lato proteste per la chiusura in area veneta ai danni di Giordani da parte di Colman: ammonizione per l’attaccante. Il San Donato cresce col passare dei minuti.

Al 17′ è Pozzi a girare con ottima scelta di tempo sul cross di Di Vito, ma ne viene fuori solo un corner.

Al 20′ invece nulla di fatto in area gialloblù, quando Kabine mette dentro ma in posizione di fuorigioco. Lo stesso Kabine ci prova poco dopo con una punizione deicisamente fuori bersaglio.

Al 27′ una delle cose migliori del primo tempo: numero di Vecchiarelli sulla sinistra e palla in mezzo per Cela che al volo ci arriva ma manda alto. Poco oltre la mezz’ora va alla conclusione lo stesso Vecchiarelli su bell’invito di Caciagli, ma la palla è sul fondo.

Ma l’occasione più ghiotta del primo tempo è quella che capita a Cela al 40′, quando davanti al portiere finisce per calciargli addosso, dopo una splendida azione Pozzi-Vecchiarelli-Pozzi.

Nella ripresa il Tavarnelle riparte bene come aveva chiuso il primo tempo. Subito Cela di testa impatta su un angolo dalla sinistra di Caciagli e manda la palla a sbattere sulla traversa, mentre poco dopo è Giordani ad avanzare e poi a calciare fuori.

I ritmi sono alti ma la fatica comincia a farsi sentire, anche perché i due tecnici centellinano i cambi.

E al 69′ occasionissima ancora giallolbù: angolo di Caciagli e colpo di testa di Pozzi a colpo sicuro, ma Pirana fa il miracolo e salva la porta veneta.

Il Campodarsego si vede poco nulla in avanti, se non di rimessa, come all’80’ quando Kabine, servito da Aliu, calcia alto.

Sono le ultime battute, prima dei rigori che incombono.

E quando si arriva dagli undici metri, San Donato Tavarnelle e Campodarsego sono impeccabile nei primi quattro tiri, anche se Giusti per due volte intuisce le traiettorie di Caporali e Kabine, ma senza arrivarci.

Mentre Picascia, Rinaldini, Nuti e Caciagli vanno sempre a segno.

Il pallone più pesante è quello che va a prendersi Nicola Pozzi. Noblesse oblige.

E poi dal dischetto allarga il destro a spiazzare Pirana, la palla potente va però a schiantarsi sul palo, facendo esplodere la festa biancorossa, pur tra gli applausi tavarnellini.

E gli ultimi battiti di mano dei tifosi gialloblù sono quelli dedicati proprio a Pozzi che chiede scusa alla tribuna gremita mentre abbandona il campo con in mano la medaglia del secondo posto e mentre dietro di lui Grsjan Aliu alza un Coppa che prende la strada del Veneto ed evita la Toscana ormai da 15 anni.

Gabriele Fredianelli

IL TABELLINO: 0-0, 4-5 dopo i rigori

SAN DONATO TAVARNELLE: Giusti, Picascia, Frosali, Carradori, Di Vito (89′ Motti), Vecchiarelli (93′ Nuti), Favilli, Caciagli, Cela (73′ Rinaldini), Giordani (86′ Carnevale), Pozzi. A disp.: Ferrucci, Petracchi, Manganelli, Salvestroni, Motti, Islamaj. All.: Malotti.

CAMPODARSEGO: Pirana, Sanavia, Ndoj, Trento, Colman, Marcolini (86′ Pietribiasi), Caporali, Radrezza, Aliù, Kabine, Michelotto (71′ Brentan). A disp.: Brino, Barison, Dario, Granzotto, Beccaro, Menale, Nalesso. All.: Fonti.

ARBITRO: Monaldi di Macerata, coad. da Fini di Battipaglia e Centrone di Molfetta. Quarto uomo Centi di Viterbo.

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