TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Comunque vada a finire domani pomeriggio (quando un punto sul campo di San Clemente varrà per raggiungere la Promozione), per il Centro Storico Lebowski saranno stati determinanti i 6 punti in più conquistati dopo il 90′ nell’ultimo mese e mezzo.

Tre partite che sembravano finite e in archivio con il pari e che invece il gran cuore grigionero ha sempre riattivato e trasformato in vittoria.

Da 3 a 9 punti (o addirittura da 4 a 12, secondo un conto più largo): una differenza mica da poco in un campionato ancora così equilibrato nel duello con l’Incisa.

Ha cominciato Montuschi con un il 2-1 a tempo scaduto contro il Vaggio Pian di Scò, in un match che pareva stregato.

Ha proseguito Sassanelli al 93′ del derby con la Rondinella: ancora 2-1 e altri due punti in classifica.

E domenica scorsa ci ha pensato di nuovo in pieno recupero Vargas a “forzare” lo 0-0 con il Dicomano e a dare l’ultima spallata al campionato.

Adesso resta solo l’ultima “collina” da conquistare, come piace chiamarla ai grigioneri.

E sul proprio profilo social il CSL riflette proprio su questo argomento, sulla gioia di un gol in pieno recupero che è quasi come un orgasmo.

“Quando una squadra segna in un momento di massima tensione – scrivono i grigioneri – magari in pieno recupero, le emozioni scaturite dal gol attivano nel tifoso gli stessi ricettori dell’orgasmo. È roba dimostrata dalla teoria scientifica diversi anni fa, ma per parecchi è verità spicciola da sempre, non servono camici bianchi”.

“Questi nove mesi pieni di colore, gioie e paure, rimonte e galoppate – proseguono – sono stati niente meno che un lungo atto d’amore, tifosi e squadra, una cosa sola, su qualunque campo. I primi a dare il ritmo, gli altri a esaltarsi ed esaltare, oltre ogni ostacolo: Legnaia, Vaggio, Rondinella, Dicomano, quattro orgasmi esplosi attorno al novantesimo, dodici punti che potevano esser quattro, e che invece ci hanno portati lassù, all’ultima collina”.

“Potesse il Lebowski durare altri cent’anni, difficilmente ci scorderemo questa stagione, per queste quattro gare e per mille altri motivi – chiudono – E allora se paradossalmente ci prende lo sconforto, pensando a come diavolo faremo ad andare in bianco per tutta l’estate, la verità è una sola, che domenica vogliamo salirci su quella collina, e tutti insieme, raggiungerne l’apice”.

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