TAVARNELLE-BARBERINO – Ad Accumoli, uno dei luoghi simbolo dei terremoti che hanno colpito nel 2016 il centro Italia, sono andati fisicamente Antonio e Fabio.
Ma accanto a loro c’erano tutte le componenti del BTB Basket Tavarnelle, della Polisportiva Tavarnelle, dirigenti, istruttori, genitori, ragazzi.
Tutti quelli che hanno dato un contributo, in campo e fuori, alla raccolta di quei 2.000 euro che sono stati consegnanti con il giusto orgoglio.
A riceverli, in formato “assegno gigante”, il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci e Simona Organtini.
Si tratta di fondi raccolti con il grande evento del giugno 2017 al Mandela Forum, a Firenze. E di tanti altri organizzati nel corso dei mesi scorsi. Con passione, altruismo, partecipazione.
In un percorso di solidarietà culminato con la visita lampo e la consegna, giovedì 26 aprile.
“Siamo rientrati da Accumoli – dicono Antonio e Fabio, una volta tornati a Tavarnelle – anzi da quel borgo costruito con le S.a.e., quelle casine in legno e plastica che oggi sono la provvisoria Accumoli. Perché l’altra, quella vera, non esiste più. E’ stata rasa al suolo da quel maledetto terremoto del 2016”.
“Siamo stati accolti e portati in giro da Simona – proseguono – una di quelle che ha perso tutto quel maledetto giorno. Simona ti spiazza da subito perché è solare, tenace, allegra, altruista, superdinamica; una romanaccia veramente tosta che da quel giorno si è rimboccata le maniche e non ha mollato mai. A servizio della sua famiglia, della sua gente”.
“E’ questo lo spirito che si percepisce da quelle parti – tengono a dire Antonio e Fabio – in quelle persone. Non ci si piange addosso. No. Quel maledetto non l’avrà mai vinta, anzi si fa la conta dei giorni, dei mesi, forse degli anni che ci vorranno per ricostruire Accumoli, quella vera, la loro casa”.
“Ma quel maledetto giorno – concludono – non è riuscito a rubare a Simona quel bene tra i più preziosi, il suo sorriso. Che con orgoglio sfoggia come una sorta di sfida. Forte come una lucente e impenetrabile corazza di ferro! E’ questo il vero spirito della rinascita di Accumoli, il sorriso di Simona”.
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