La Fiorentina, sempre bene ricordarlo, ha vissuto un assurdo lungo più di un mese.

La squadra non vale il settimo posto e l’allenatore non ha la continuità e l’arguzia dei migliori.

Siamo arrivati qui con una striscia incredibile di vittorie, ma non sono arrivate grazie ad una modifica tattica, ad uno studio maggiore, ad un miglioramento particolare.

Le vittorie sono per lo più venute da un ricompattamento, da una forza oscura che è nata spontaneamente dopo il terribile shock per Davide, uno “spot” difficilmente spiegabile che ha finito per dare risultati totalmente inaspettati e superiori rispetto al periodo precedente.

La classifica a fine febbraio era ben diversa e quelle grosse lacune che si erano palesate fino a quel momento, inevitabilmente stanno riaffiorando.

Sportiello si è reso protagonista di una doppia sciocchezza incredibile, ma ad aver deluso è Dragowski.

A me piace molto ma è inevitabile che un giovane di belle speranze come lui non possa proprio fare il secondo portiere.

Quello è un ruolo da “veterani”, da persone sempre pronte. Un ragazzo deve giocare e trovare la propria dimensione. Sbattuto in campo così, magari non si è fatto trovare attento, ma ha le sue ragioni.

Di Simeone non parlo più, visto che recentemente ero anche faticosamente ritornato sui miei passi, intravedendo un miglioramento, una crescita… Due partite nelle quali la regressione è stata chiara e sconfortante.  Semmai qualche parola andrà spesa per Pioli.

Un meraviglioso fiorentino acquisito, un uomo che si è dimostrato straordinario in ogni situazione. Però come allenatore purtroppo evidenzia dei limiti. Ieri sera il confronto con Inzaghi è stato impietoso.

Il laziale al 20’ e sotto 1-0 ha tolto il suo miglior difensore per mettere un uomo d’attacco, Stefano invece sul 3-2 è rimasto bloccato, facendo uno stupido cambio non appena subìto il pareggio e soprattutto facendo giocare ben 80 minuti ad un tizio che non dovrebbe neanche avere diritto a guardarla in tv una partita così: Gil Dias.

Il portoghese è uno degli equivoci più imbarazzanti mai visti in maglia viola, al suo cospetto il Tanque Silva o Keirrison sono dei fuoriclasse.

Un ragazzo di una lentezza disarmante, schierato per di più fuori ruolo che non fa niente di niente e che gioca quasi tutta la gara. La Lazio non aveva certo bisogno di un ulteriore uomo regalato.

In mezzo a tutto questo c’è comunque qualcosa di (molto) buono.

Chiesa come al solito, è autore di una prova oltremodo positiva. A Firenze iniziano a criticarlo ed è segno ottimo, visto che qua godevano di eterna credibilità giocatori di medio livello come Jovetic o Vecino.

La gente si lamenta delle sue eccessive proteste (e qui con ragione: il ragazzo si dia una calmata, perde energie preziose) e anche del fatto che va troppo a testa bassa per la sua strada.

Sarei curioso di sapere cosa fareste voi se accanto vi trovaste con Simeone (o Falcinelli, per carità!) e dall’altra con Gil Dias… A chi la passereste?

Ultimo ma non ultimo Veretout.

Un ragazzo di una generosità e di un livello tecnico totalmente inatteso.

Tre reti una più bella dell’altra, tutte palesando una debordante classe. Genialata assoluta di Corvino, questa qui.

Il problema però rimane sempre lo stesso. Ogni estate qualcuno si inventa un buon motivo per vendere i migliori e raccontarci che stiamo andando verso un nuovo inizio.

Io questo francese voglio che rimanga qui per altri due anni almeno. La squadra è già stata totalmente svuotata da quando è arrivato Pantaleo e non tollererò che l’aspetto tecnico-sportivo venga per l’ennesima volta messo all’ultimo posto nelle scelte di mercato.

Si tolgano quella marmaglia di calciatori inutili e costosissimi che sono stati fatti improvvidamente arrivare qui e si facciano arrivare 3-4 personaggi giusti.

Il telaio di base alla fine, lo abbiamo (faticosamente) trovato.

Dario Del Gobbo

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