GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – “Il Procuratore Federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Prato, espletata l’attività istruttoria in sede disciplinare, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare…”.

Inizia così la nota della Federcalcio in merito al deferimento di dieci club toscani e diciannove tesserati nell’ambito di quella che è stata ribattezzata la “Calciopoli toscana”.

Le accuse, diversificate per le varie società e i vari protagonisti, riguardano la stagione 2016/17 e sono sostanzialmente relative a violazioni nel tesseramento di alcuni calciatori stranieri; tentativi di alterazione dei risultati di partite nei campionati di Promozione e Eccellenza.

Fra le società deferite anche il Grassina. E fra le persone deferite anche il presidente Tommaso Zepponi e il dg Massimo Colucci.

La gara che è sotto la lente per quanto riguarda la società rossoverde è Sestese Grassina del 2 aprile 2017 (finita 3-1 per la Sestese).

Massimo Colucci e Tommaso Zepponi (all’epoca presidente e co-presidente) sono stati deferiti “in ordine alla violazione dell’art. 7. comma 7, del C.G.S., per aver violato il dovere di informarela Procura Federale , omettendo di denunciare i fatti, integranti illecito sportivo”.

La società grassinese è stata deferita “a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del C.G.S., in ordine agli addebiti contestati ai propri legali rappresentanti Zepponi e Colucci, con riferimento alla violazione dell’art. 7, comma 7, del C.G.S.”.

Accuse sempre respinte al mittente da Zepponi, come si può leggere anche nell’articolo di SportChianti (qui sotto) di alcuni mesi fa.

Deferimenti che erano ampiamente attesi dopo le indagini. Queste le società che, a vario titolo, sono state deferite oltre al Grassina: Sestese, Prato, Firenze Ovest, Aglianese, Porta Romana, Bucinese, Nuova Ac Foiano, Zenith Audax, Fiorentina.

# QUI IL PROVVEDIMENTO COMPLETO

Questi invece i deferiti (fra parentesi i loro ruoli all’epoca dei fatti contestati): Stefano Fiorini (preparatore atletico della Fiorentina); Massimo Colucci (ai tempi presidente del Grassina); Tommaso Zepponi (ai tempi co-presidente del Grassina); Filippo Giusti (presidente Sestese); Paolo Toccafondi (ad Prato); Alessio Vignoli (segretario amministrativo Prato); Vincenzo Esposito (allenatore Prato); Francesco Safina (istruttore settore giovanile del Prato).

E ancora: Piero Colzi (presidente Firenze Ovest); Niccolò Terrafino (calciatore Firenze Ovest); Enrico Gutili (allenatore Sestese); Matteo Castellani (calciatore Sestese); Christian Prosperi (calciatore Bucinese); Filippo Zacchei (calciatore Foiano); Rossano Bastianelli (consigliere Porta Romana); Simone Storai (consigliere di amministrazione Prato); Giuseppe Curcio (presidente Bucinese); Andrea Ruscio (allenatore Bucinese).

Infine, Fabrizio Giusti che, si legge nel deferimento, “all’epoca dei fatti soggetto che svolgeva attività rilevante ai sensi dell’art. 1 bis, comma 5, C.G.S. all’interno e nell’interesse della società Aglianese Calcio”.

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