MERCATALE (SAN CASCIANO) – I “Motorbaiherz” (fiorentini DOC senza possibilità di fraintendimento) sono un gruppo di giovanissimi amici, di età compresa tra i ventidue e i ventisei anni, che condividono una grande passione: la motocicletta.

Chi da Firenze e dintorni, chi dalle colline chiantigiane, sono dodici i ragazzi del gruppo, che si ritrovano insieme per il “rituale” del giro in moto: Simone, Filippo, Osvaldo, Dario, Lorenzo, Stefano, Lorenzo, Edoardo, Fabio, Niccolò, Federico e Gabriele.

“D’estate – spiega Simone, il più giovane del gruppo – una volta a settimana fissiamo di ritrovarci per fare un giro, che può durare o una mattinata o un pomeriggio, o anche tutto il giorno se vogliamo raggiungere tappe lontane”.

Due i ritrovi per la partenza a seconda dell’itinerario da seguire: per le tappe chiantigiane (Castellina, Quercegrossa, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga tra le altre) il gruppo si raduna a Mercatale, all’incrocio tra via Don Minzoni e via Poggio Borgoni.

Quando, invece, l’itinerario si sposta sul versante tosco-emiliano, il valico la fa da protagonista nella scelta del percorso (passo del Giogo, passo della Futa, passo della Raticosa, passo della Sambuca tra i preferiti) e la partenza è fissata al distributore dell’“Agip” in località La Lastra.

Ducati Hypermotard (800 cc), Aprilia Tuono (1100 cc), Suzuki GSX-R (600 cc), Ducati 1098 (1098 cc), MV Agusta Brutale (675 cc) sono solo alcune delle selle, su cui i ragazzi viaggiano per le sinuose strade collinari e appenniniche.

Uno dei giri più belli del gruppo? “Un’estate siamo partiti da Firenze – racconta Simone – e abbiamo raggiunto l’Abetone, proseguito poi verso il Passo delle Radici, e siamo scesi fino al lago di Suviana”.

“Dal lago di Suviana – continua – abbiamo guidato fino a Castiglione dei Pepoli, siamo saliti al Passo della Futa e scesi al Passo del Giogo, da cui, infine, abbiamo fatto ritorno a Firenze”.

Un viaggio davvero indimenticabile per i “Motorbaiherz”, che dalle otto del mattino alle sei del tardo pomeriggio di una giornata estiva si sono goduti gli spettacolari panorami del valico tosco-emiliano, curva dopo curva, piega dopo piega, sgassata dopo sgassata.

Giubbotto di protezione, stivali, guanti, pantaloni, casco integrale e paraschiena: ecco tutte le componenti dell’abbigliamento del motociclista, indossate da ogni membro del gruppo prima di partire per uno dei tanti giri in moto.

“Per noi – Simone parla a nome del gruppo – il bello di essere motociclisti è sentire un senso di appartenenza non solo al nostro gruppo, ma anche agli altri gruppi di motociclisti, che spesso incontriamo durante i giri e che, come noi, condividono la passione per la moto”.

Per il prossimo agosto i “Motorbaiherz” hanno un progetto in mente: raggiungere in moto le Dolomiti e, fissato l’albergo per una settimana, “farsi un giretto” per i passi alpini, dove troveranno (oltre all’aria fresca) lunghe strade deserte e sterminate vallate dal panorama mozzafiato.

Cosimo Ballini

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