Un buon punto.

Quello consuitato a Bergamo potremmo definirlo così, se la Fiorentina lottasse veramente per qualcosa.

Invece, non lottando assolutamente per alcun traguardo, diventa l’ennesima occasione sprecata.

Un’occasione per vedere qualcosa di diverso, per sognare qualche prospettiva futura, per capire se c’è margine di miglioramento.

Purtroppo non c’è nessuno che abbia voglia di pensare al futuro, come se dovessimo aspettarci ancora qualcosa dal presente.

Per quale motivo non si tentano novità tattiche, perché non si mescolano le carte, perché si insiste nel far giocare Gil Dias? Perché nessuna alternativa al gioco con i 3 davanti? Perché non aiutare il pur bravo Milenkovic in difficoltà contro un brevilineo come Gomez?

In mezzo alle enormi mancanze societarie, alle sciocchezze tecniche commesse da Corvino, rischiano di passare in secondo piano le debolezze di un allenatore che si sta riscoprendo più mediocre di quanto fosse possibile pensare.

La Fiorentina non ha risultati orribili né buoni. Galleggia.

Ovvio che la rosa non permetta molto di più, però va anche detto che le trovate tattiche sono sempre meno.

Chiesa da settimane oramai è nervoso e rende poco, defilato sulla fascia.

E l’assenza di Thereau (a proposito, ma cos’ha?) apre il problema della fascia destra.

Per adesso, complice anche la totale partecipazione di Saponara (a proposito, sopravviverà? Si scherza, eh, lunga vita), non rimane che far giocare Gil Dias.

Il portoghese è in prestito oneroso per 24 mesi, con riscatto a 20 milioni di euro. Sono mesi che oramai lo prendo di mira, eviterò di dilungarmi oltre su un individuo così tecnicamente modesto e imbarazzante.

Ma perché far giocare sempre uno che non è neanche tuo di proprietà, che non ti aiuta a vincere le partite, che è lento, che non ha alcun crisma del calciatore? Non potremmo far giocare un giovane?

Forse ha uno di quei contratti di prestito oneroso che per ogni presenza in più la Fiorentina paga una minor quota d’ingaggio?

Non lo so e non lo voglio sapere. Semplicemente non lo vorrei mai più vedere in campo, ma so già che lo rivedrò sempre di più. È assurdo.

Simeone ha abnormi problemi di finalizzazione, potrebbe essere un’idea affiancargli Chiesa e giocare con un 4-4-2 classico o comunque con due attaccanti che si suddividono la parte centrale dell’area di rigore e anche il sacrificio in fase di pressione?

Sportiello è un giocatore ancora da riscattare; visto che oramai appare chiarissimo che non si stia parlando di un nuovo Buffon, perché non far giocare Dragowski che è già tutto nostro? Almeno potremmo valutarlo al meglio, visto che fino a oggi ha giocato pochissimo.

Non sto facendo domande fin troppo banali? Perché in campo accade regolarmente l’opposto?

Pioli dovrebbe spiegarlo.

Dario Del Gobbo

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