Fra i nuovi arrivi, Pezzella (insieme a Veretout) ad oggi è considerato fra i migliori

Eravamo in tanti ad essere fiduciosi la settimana scorsa sul fatto che la Fiorentina potesse uscire indenne dal San Paolo e avevamo ragione.

Il Napoli veniva da un “tour de force” clamoroso, con pochi ricambi in attacco e due infortuni molto importanti per la loro economia. Noi eravamo in piena forma e in totale riposo, visto che ci ritroviamo senza coppe.

Ne è venuto fuori un pareggio più che meritato. E al di là del buon punto è giusto sottolineare la grandissima prova di maturità espressa da tutti i viola, pronti a ripartire palla al piede fin dalla propria area di rigore senza alcun timore reverenziale, con sicurezza e grinta. Ottima la prova di Simeone oltre al solito eccellente Veretout.

Permettetemi quindi uno stupido paragone tra i nuovi arrivi e alcune partenze eccellenti di agosto.

Tralasciando il fatto che sono stati spesi tantissimi soldi e sono stati spesi in modo spesso ridicolo (acquisti, riscatti e prestiti vari come Maxi Olivera, Bruno Gaspar, Vitor Hugo, Gil Dias, Cristoforo e qualcosa mi dimentico sicuramente…) va anche detto che Pezzella, Veretout e Benassi non stanno certo facendo rimpiangere Gonzalo, Borja Valero e Vecino.

Sì, ve l’ho premesso. Il paragone era un po’ stupido e i giocatori sono molto diversi per caratteristiche. Ma non siamo affatto distanti come rendimento globale. Anzi.

La città riscopre quindi un’antica euforia, quella di esultare per uno 0-0 in trasferta.
Per un nono posto a 5 punti di distanza dalla sesta (che ha una partita in meno). Sempre che l’Atalanta non vinca a Genova, altrimenti  il posto che occuperemo sarà il decimo.

Ma ecco che la brusca realtà ci mette di fronte ad una partita che potrebbe dare un senso a questa splendida stagione da nono posto o giù di lì: la Coppa Italia.

Mercoledì ci ritroveremo la Sampdoria al Franchi, per un ottavo di finale difficile ma non proibitivo.

Del resto ci ritroviamo dalla parte “buona” del tabellone, con Roma, Juve e Napoli ben lontane. Magari una bella vittoria potrebbe riaccendere davvero un pochina di reale euforia e farci provare il brivido di una partita che vale finalmente qualcosa, dopo mesi che al massimo ci ritroviamo con l’autostima in palio.

Nel frattempo sembra essere arrivata a buon punto la diatriba per il nuovo stadio con il Comune.

La politica – come quasi sempre su questo argomento devo ammettere – si è comportata bene e con discreta rapidità.

Fin dai tempi di Renzi sindaco l’amministrazione comunale si è sempre resa disponibile ad aiutare concretamente la Fiorentina. Vedremo se finalmente anche dalla parte della proprietà viola qualcuno si prenderà la briga di dare vita a quella che fino a oggi è stata solo una lunga e triste pantomima.

Attendiamo buone nuove anche su questo campo quindi, per passare dall’euforia di questi giorni ai veri e propri caroselli. Io nel frattempo la prendo più con calma. A me non entusiasmano molto i noni posti e neppure gli 0-0.

Dario Del Gobbo

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