I tifosi, accesissimi, dell'Arci San Casciano

BACCAIANO (MONTESPERTOLI) – Partita incredibile quella disputata nei giorni scorsi all’Arci San Casciano contro il GS Allende, sul campo di Baccaiano.

Due squadre in salute per una partita che si preannunciava scoppiettante: sia per la storica rivalità sia per la posizione in classifica, con le due compagini in seconda e terza posizione, distanziate da soli due punti.

Pronti via e l’Arci potrebbe subito portarsi in vantaggio, ma il troppo egoismo dei propri attaccanti, in questo caso Trambusti, porta solo a un tiro spedito a lato.

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La squadra di casa invece, approfittando di una palla intercettata a metà campo, parte in contropiede. E con tre passaggi si trova davanti a Piro, che non può nulla sul tap in vincente di Moschini.

Sono passati appena tre minuti e cambia già il risultato, con il GS Allende in vantaggio. Gli ospiti non ci stanno e provano subito a rimettersi in carreggiata, con un buon possesso palla e buoni fraseggi, ma al momento di concludere mancano di lucidità.

Bisogna aspettare il 18′ per arrivare al pareggio. L’arbitro, il signor Rinaldi, concede un rigore. Poggianti, che si è procurato il tiro dagli undici metri, se ne incarica: calcia in modo lento e prevedibile, il portiere respinge, ma lo stesso Poggianti è il più veloce ad arrivare sulla sfera e ribadire in rete per il momentaneo pareggio.

Al 33′ i padroni di casa trovano di nuovo la difesa ospite impreparata, imbastendo un’azione fotocopia a quella che li aveva portati in vantaggio: questa volta però la mira non è precisa e la sfera finisce alta sopra la traversa.

La ripresa riparte con gli stessi 22 in campo. Gli ospiti, che in questo secondo tempo giocano a sfavore di vento, hanno subito una ghiotta occasione per portarsi in vantaggio.

Trambusti salta il diretto avversario e, come nel primo tempo, si trova la possibilità di scaricare la palla al compagno posizionato meglio, ma anche questa volta decide per una conclusione che si spegne a lato.

Al 18′ entra Riccardo Villella per Gargani e l’Arci si dispone con un canonico 4-4-2: neanche il tempo di sistemarsi che  il capitano locale crea scompiglio sulla fascia pennellando un cross teso,  che trova puntuale all’appuntamento Abati, che incorna di testa battendo l’incolpevole Piro.

Al 18′ altro calcio di rigore per gli ospiti: Trambusti, che vuole farsi perdonare gli errori precedenti sotto porta, incrocia di destro e riporta il risultato in equilibrio sul 2-2.

I padroni di casa non ci stanno e tra il 22′ (Papi) e il 26′ (Bassi), con la complicità della difesa ospite, non proprio in stato di grazia, piazzano un uno-due da mettere ko qualsiasi avversario.

Al 30′ un po’ di paura per Rettori, che salta per raggiungere la sfera e si scontra con il compagno Ruocco, procurandosi un vistoso taglio all’altezza dello zigomo. Fortunatamente non perde mai conoscenza, viene sostituito e trasportato all’ospedale di Empoli, dove gli verranno messi 9 punti di sutura.

Si riprende il gioco e la squadra di casa si sente ormai tranquilla per gli ultimi 10 minuti di gara, ma non hanno fatto i conti con il cuore e la voglia di non perdere degli ospiti.

Al 35′, su un corner, staccano sia Ruocco che Cappelletti. Il primo impatta sulla sfera di testa spedendo alto. Nella ricaduta Cappelletti frana a dosso al compagno Ruocco, che accusa un forte dolore al ginocchio (sospetta lesione al legamento collaterale mediale).

Insomma, Arci anche sfortunata. L’agonismo e la caparbietà di non mollare la portano però a continuare una partita che pare già decisa.

Mancano 2 minuti alla fine della partita e tutto sembra ormai scritto ma, come in un giallo, il colpo di scena è sempre nell’ultimo capitolo.

Il direttore di gara decreta 5 minuti di recupero, e qui inizia un’altra partita. I locali si abbassano troppo e l’Arci trova la rete del 4-3: su una palla buttata in area, Pampaloni la spizzica sul secondo palo, trovando Falciani solo solo, che con un colpo di testa imprime una traiettoria imprendibile.

Quando tutti aspettano il fischio finale del signor Rinaldi, l’Arci ha l’ultima palla giocabile: punizione dai 35 metri, palla nel mezzo, la difesa non libera e Trambusti ringrazia spedendo alle spalle del portiere locale, facendo esplodere letteralmente i ragazzi del duo Corsi-Cresci.

La partita finisce qui. Le squadre tornano negli spogliatoi con sensazioni letteralmente opposte: i padroni di casa con l’amaro in bocca per una vittoria accarezzata fino a cinque minuti dalla fine e gli ospiti felici e consapevoli di aver pareggiato una partita difficilmente recuperabile.

Pu.Ma.

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