MONTEFIRIDOLFI (SAN CASCIANO) – Non stuzzicare il Montefiridolfi… che dorme. Potrebbe essere questa la massima che riassume la partita di oggi al “Gino Sani”.
Con il Grassina 2010 che va in vantaggio e la reazione travolgente dei ragazzi di mister Curzio Lavacchi, che alla fine ne mettono segno otto. Sì, avete letto bene, da 0-1 a… 8-1.
Un risultato che permette ai montigiani di proseguire nella loro cavalcata al vertice, in vista dello super-scontro dei primi di dicembre contro la Remo Masi.
Il tecnico montigiano, privo di Torchetti, Calamandrei e del lungodegente Marchi, schiera in avvio il consueto 4-3-3.
Con Meucci tra i pali, da destra a sinistra i quattro dietro sono Faggioli, Nesi, Ciappi e Galassi L..
A centrocampo il trio di giornata è composto da Parrini, Galassi A. e Di Francesco. Lavacchi sorprende con la composizione del tridente: a fianco di Sammicheli e Mangino infatti c’è la sorpresa Gheri.
A rendere il risultato così ampio contribuisce senz’altro la poca mobilità del portiere avversario, peraltro anche claudicante, complice in almeno la metà dei gol subiti. Ma gli azzurri hanno dimostrato al solito bel gioco e carattere.
E peraltro, come detto, è pure il Grassina a portarsi in vantaggio all’8′, con una punizione calciata a sorpresa. Che Meucci, intento a piazzare la barrieria, si fa sfuggire di mano.
La reazione del Monte è veemente. E in dieci minuti prima Lorenzo Galassi con un potente destro dal limite, poi la doppietta di Mangino su punizione, portano i padroni di casa sul 3-1. Ed è solo il 19′.
L’altro Galassi, Alberto, arrotonda ancora il punteggio alla mezz’ora: si va al riposo sul 4-1 per i padroni di casa. Nel secondo tempo, una pura formalità, c’è spazio per i gol di Nencioni e Gheri.
Ma soprattutto per altri due gol del bomber Mangino, tifosissimo nerazzurro e reduce da un “master” a San Siro in cui ha visionato “live” i movimenti di Mauro Icardi: per lui 13 reti in appena sei partite.
Partita senza storia quindi, e Montefiridolfi atteso a esami più probanti. Ma quando anche alcune delle seconde linee rispondono alla grande come oggi, allora la squadra del presidente Silvano Giuntini non solo può sognare. Deve.
Matteo Pucci
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