TAVARNELLE – Domani pomeriggio l’esordio sul campo alla guida degli Juniores del San Donato Tavarnelle contro la Massese a San Donato in Poggio (fischio d’avvio alle 14.30).
Marco Berchielli ha avuto una settimana, una partitella in famiglia e tre allenamenti complessivi sul campo della Sambuca per prendere le misure alla sua nuova squadra: “Per me si tratta di un’esperienza nuova e stimolante in una categoria che non conoscevo e nella quale mi sto calando con umiltà”.
L’ex allenatore della Settignanese, subentrato ad Alessandro Batignani nella settimana di sosta del torneo Juniores Nazionali, ha trovato una squadra in salute e pronta a mettersi a disposizione: “I ragazzi fisicamente e atleticamente sono a posto. E si vede che sono stati educati a stare nel modo giusto in campo. Segno che chi mi ha preceduto ha lavorato bene”.
Adesso però servirà valutare la risposta del campo e in partita: “Non conoscevo personalmente nessuno dei ragazzi – prosegue Berchielli – Voglio ringraziare a questo proposito l’aiuto di Leonardo Massai che mi ha aiutato molto nell’approccio all’ambiente e alla squadra. Ho comunque l’impressione di un gruppo di ragazzi che ha voglia di fare e di una qualità omogenea. Tanto che tutti e 23 hanno le qualità per ambire a scendere in campo. Di sicuro mi sono fatto un’idea della squadra e ho già in mente qualche piccolo cambiamento, anche perché si tratta di calciatori che permettono anche scelte tattiche diverse a seconda della partita o della situazione. Ma, appunto, è importante intanto vedere la risposta sul campo, in partita, a cominciare da domani”.
“La società mi ha chiesto soprattutto di far crescere i ragazzi – va avanti – Poi se si aggiungesse qualche buon risultato sportivo ancora meglio. Di sicuro si tratta di un campionato meno stressante di quello degli Juniores d’élite, dove la salvezza è sempre difficilissima. Qui c’è la possibilità di lavorare sulla crescita dei ragazzi con maggior calma. Comunque è un una bella categoria e domani siamo chiamati subito a un impegno importante contro la Massese: un paese di 7mila abitanti contro una città di 70mila”.
Gabriele Fredianelli
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