Post Juventus-Fiorentina 1-0. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Non è una riflessione difficile, ognuno potrà avere il proprio pensiero. In realtà però per non sapere né leggere né scrivere il fiorentino medio pensa che sia molto meglio dare la colpa a Pioli.

L’obiettivo numero uno oggi è lui e tutto questo mi conferma che la platea cittadina non ha grandi competenze tecniche, cosa che avevo già ampiamente sospettato quando furono innalzati ad indispensabili idoli di livello interplanetario individui come Kalinic et simili.

Il tecnico si sa, non è il migliore al mondo ma è uno che sa ampiamente fare il suo mestiere.

E anche se quel maledetto cambio tra Laurini e Gaspar lo avesse fatto per scelta tecnica e non per infortunio come è ovviamente accaduto, il fatto di prendere gol principalmente per colpa del subentrato sarebbe stata essenzialmente sfiga.

La sfiga di avere in rosa uno come questo Gaspar appunto, un tizio che ho già avuto modo di decorare più volte anche su queste colonne. Un finto veloce che è lento, un finto difensore che non difende. E pazienza, è andata così.

Per certi versi sembra di vedere una Fiorentina anni ’80-’90. Poche individualità di cui una eccellente. Portieri di buon potenziale ma che si rivelano poi di dubbio rendimento. Difensori centrali di qualità ma terzini meno che scadenti. Centrocampisti di quantità e di sudore. Attaccanti volenterosi.

La differenza con le “vecchie Fiorentine” però sta proprio in quegli attaccanti volenterosi.

All’epoca non solo erano volenterosi, ma erano anche validi. Simeone invece mi pare un grosso equivoco. Premetto che ho poca pazienza, il giocatore non mi è mai piaciuto ed è costato moltissimo sebbene avesse poche presenze.

Naturale che anche lui si debba adattare, naturale dargli almeno 3-4 mesi di tempo prima di giudicarlo. Però la situazione mi pare molto pericolosa. Nelle reti segnate lui non entra quasi mai, né come finalizzatore, né come assist-man. Babacar al contrario invece sarebbe capace di segnare ma è tutto tranne che volenteroso.

Soliti difficili equilibri da trovare quando ti ritrovi con una squadra da metà classifica, che non può ambire minimamente alle prime 7 posizioni, ma che anche grazie agli ultimi innesti si terrà ben lontana dalle posizioni pericolose (sebbene a occhio e croce, con 6 punti la Fiorentina a questo punto sia già quasi matematicamente salva).

Nota a margine per Badelj.

Ha commesso una sciocchezza disarmante, la sua faccia dopo il fallo non mi è piaciuta. Non mi sembrava affatto pentito, né per quella decina di palloni persi nel primo tempo né per la scemenza appena compiuta. Mi sembra svogliato e capisco forse anche il perché.

Gli è stato negato per due volte il trasferimento con un ingaggio nettamente migliore in squadre nettamente migliori. Gli sono state fatte promesse regolarmente disattese, ha cambiato procuratore, ha fatto di tutto per andarsene e si ritrova sempre qui.

Ci sta che non sia nelle migliori condizioni psicologiche così come ci sta che io non abbia capito niente e che lui abbia semplicemente giocato una brutta partita.

Mi aspetto da lui un sontuoso mese di ottobre, altrimenti mi dedicherò alla sua situazione in modo più approfondito.

Dario Del Gobbo

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