TAVARNELLE – Un sabato sera storico per Tavarnelle. Una settimana intera da vivere in testa alla classifica della Serie A di pallamano.

Chi l’avrebbe mai creduto in casa della E.Go alla vigilia della difficile trasferta di Carpi che segnava l’apertura del secondo campionato tavarnellino nella massima serie? E invece.

Una vittoria netta, nel risultato e nel gioco, per gli uomini di coach Lalic, alla sua prima ufficiale alla guida della squadra biancoverde.

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Adesso per Bevanati e compagni ci saranno due settimane per preparare la prossima sfida: turno di riposo sabato prossimo, poi esordio “casalingo” a Colle Val d’Elsa il 30 settembre contro i bresciani del Cologne.

“Abbiamo giocato una grande partita – spiega il direttore tecnico Matteo Pelacchi (al centro nella foto in alto) – Di fronte avevamo una formazione che ancora deve trovare l’assetto definitivo e noi ne abbiamo approfittato. In campo ho visto una squadra molto motivata e concentrata. E anche dal punto di vista atletico i ragazzi hanno dimostrato di stare bene”.

“Siamo partiti benissimo – prosegue – poi ci siamo spenti per cinque o sei minuti e dal 12-7 ci siamo ritrovati al 14-13 a ridosso dell’intervallo. Ma in quel momento l’allenatore è stato bravissimo: ha spiegato con calma ai ragazzi le soluzioni giuste. E nella ripresa siamo rientrati in campo a duemila, mentre i nostri avversari calavano visibilmente. E il risultato non è stato più in discussione”.

“Cosa ci manca? – analizza Pelacchi – Abbiamo ancora da aggiustare qualcosa dietro: avremmo potuto subire anche qualche rete in meno. Adesso sfrutteremo la pausa per continuare ad allenarci e giocare un paio di amichevoli. Sabato abbiamo recuperato Pesci, che ha giocato per una ventina di minuti, ma ci mancavano un altro paio di elementi che contiamo di avere a disposizione per il prossimo impegno”.

“Contro il Cologne sarà un’altra partita durissima – conclude – loro hanno vinto a Modena su un campo difficile. Ma per noi è stato fondamentale vincere la prima: è una bella iniezione di fiducia per tutto l’ambiente”.

Gabriele Fredianelli

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