TAVARNELLE – E’ stato un sabato speciale quello del 17 giugno scorso a Tavarnelle. Un sabato fatto di amore per il paese, per la gloriosa Libertas Tavarnelle, per quei colori, il bianco e il blu, messi in “soffitta” dopo la fusione con il San Donato ma ritirati fuori dai ragazzi degli amatori nel 2015.

Ragazzi che proprio quest’anno, nei 90 anni dalla fondazione, hanno voluto organizzare una giornata di celebrazioni che ha portato allo stadio “Leonardo Pianigiani” tantissime persone.

In campo, a cena (preparata come sempre alla grande dalla “brigata” del Cacit), alla premiazione finale dei presidenti che si sono succeduti negli anni.

Palloni in cielo, stendardi che con la notte sono stati illuminati dai fari, un palco per le premiazioni (per alcune delle foto che pubblichiamo ringraziamo di cuore il sempre generosissimo Mario Forconi). Le foto delle squadre gloriose, con tanti volti ritrovatisi un po’ invecchiati, altri che non ci sono più.

Il bianco e il blu dominanti. Dappertutto. Mentre sono in campo le “vecchie glorie” insieme ai ragazzi che oggi animano la squadra degli amatori (che ha riportato in vita con un entusiasmo incredibile il nome della Libertas Tavarnelle) dagli spalti i commenti si sprecano.

Dal quel numero 10 “che aveva un piede da Dio ma troppa passione per le sigarette”, a quel mediano che “quando frullava lui tutta la squadra girava…”.

Nostalgia, amore per Tavarnelle, i “ragazzi di oggi” che celebrano i “ragazzi di ieri”. Le squadre di calcio dei nostri paesi che non sono… solo calcio.

“Novanta anni di Libertas Tavarnelle – ha detto a questo proposito il sindaco David Baroncelli, intervenuto a portare il saluto dell’amministrazione comunale – 90 anni di storia bellissima. Allenatori, presidenti e giocatori che hanno fatto la storia del Tavarnelle che è anche storia della nostra comunità”.

“Volti, vite e storie – ha proseguito – tutti sul campo, nei ricordi e nei cuori. Anche io ho avuto il piacere e l’onore di indossare per un anno la maglia della Libertas, non ero né bravo né portato per il calcio ma di quell’anno ho ricordi bellissimi”.

“E mentre si susseguivano i racconti delle grandi storie – ha concluso – perché nello sport, quando questo è di comunità, le storie sono sempre grandi, il mio pensiero teneva presente le storie della leva calcistica del 1977. Tanti volti oggi quarantenni, alcuni sempre lì, altri andati per carriera, destini diversi o per quelle strade che la vita confonde…”.

Queste le “vecchie glorie” e i “giovani leoni” scesi in campo sabato 17 giugno: Riccardo Leoncini, Lapo Conti, Fabio Fontani, Paolo Paoli, Leonardo Nannoni, Andrea Giustini, Stefano Panti, Luciano Santucci, Alessadro Sbaragli, Enrico Funari, Gianenrico Sorio, Stefano Galgani, Luigi Dei, Marcello Calosi, Gabriele Lazzeri, Luigi Secci, Tommaso Vannoni, Periccioli, Stefano Frosali, Mauro Maioli, Lorenzo Brutto, Francesco Conti, Yuri Cinelli, Luca Signorini, Francesco Tellini, Andrea Lombardini, Niccolò Bartarelli, Ronny Nelli, Paolo Miccinesi, Roberto Nesi, Fabrizio Corti, Simone Forconi, Stefano Marmo, Sergio Calosi, Claudio Guarducci, Giovanni Becheroni, Simone Corti, Mirco Vella, Giovanni Rosi, Jonny Nelli, Franco Melosi, Riccardo Panti, Sauro Gambassi, Damiano Marchi, Paolo Parrini, Federico Soffici, Arnaldo Corti, Alberto Provvedi, Michele Corti, Ilir Hamzoy, Relidion Hamzoy, Alberto Pertici, Leonardo Pasquini, Matteo Bagnoli.

Questi invece i presidenti premiati: Giuseppe Vannoni, Loriano Marini, Otello Francini, Paolo Checcucci, Roberto Del Furia, Renato Corti, Fabrizio Fusi, Danilo Giustini, Giorgio Mori, Leonardo Pianigiani, Alessandro Sbaragli, Luciano Santucci.

Matteo Pucci

Redazione
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